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Comincio dai cantanti e in particolare da Matti Salminen che dopo 40 anni lascia le scene della Deutsche Oper e viene giustamente omaggiato di un riconoscimento alla carriera lungamente applaudito dal pubblico. Un addio purtroppo dovuto in quanto la voce non è più quella di un tempo e nel ruolo del re Marke non sono mancati i momenti di incertezza. Ottimi tutti i cantanti: Nina Stemme è una Isolde allo stesso tempo potente e duttile e Steven Gould un Tristan eccezionale nel duetto del secondo atto e leggermente calato nel terzo. Brangäne e Kurwenal sono degli ottimi comprimari. Un plauso particolare al direttore Donald Runnicles che ha diretto con piglio sapiente l’orchestra e ha avuto un giusto riconoscimento dal pubblico. Quanto alla regia e alla scenografia non mancano gli interrogativi. Tutte le scene si svolgono all’interno di una sala usata come nave, come giardino e come spiaggia di Kareol. Con qualche forzatura ci può stare per i primi due atti ma per l’ultimo proprio no. In questo atto il morente Tristan (che aspetta la salvatrice Isolde) se ne esce dalla vetrata proprio prima dell’arrivo dell’arrivo dell’amata che canta tutta la parte finale sola – incluso il Liebestod – in assenza del protagonista (con Marke assiso in poltrona) con un effetto assurdo, visto anche il testo cantato. Tutta la scenografia poi prevede la presenza di personaggi muti che nulla hanno a che fare con la vicenda. Nel secondo atto compare ad esempio (per scomparire rapidamente) una fanciulla nuda mentre sulla destra del palcoscenico un ignoto operaio spala per lungo tempo una buca nel terreno, buca che non sarà comunque presa in considerazione dai due protagonisti. Ovviamente lo spegnimento della fiaccola fatale è effettuato tirando la tenda della vetrata e così via. Insomma una scenografia discutibile e spesso forzata ma nulla a che vedere con l’ignobile disastro della sera precedente con l’Entführung aus dem Serail. Il pubblico ha tributato una lunga standing ovation (meritata) al cast per una serata memorabile seppure con qualche contestazione anche molto sonora alla fine del primo atto.
PS in Germania nssuno si attenta ad accendere il telefonino in sala durante le esecuzioni e alla Komische Oper viene addirittura proibito dallo speaker prima dello spettacolo. Ma perchè non si fa la stessa cosa in Italia con tutti i maleducati disinteressati all’opera e ai concerti che infestano lo nostre sale?
Cast
Besetzung
Musikalische Leitung |
Donald Runnicles |
Inszenierung |
Graham Vick |
Bühne, Kostüme |
Paul Brown |
Licht |
Wolfgang Göbbel |
Chöre |
Thomas Richter |
Tristan |
Stephen Gould |
König Marke |
Matti Salminen |
Isolde |
Nina Stemme |
Kurwenal |
Ryan McKinny |
Melot |
Jörg Schörner |
Brangäne |
Tanja Ariane Baumgartner |
Ein Hirt |
Peter Maus |
Seemann |
Attilio Glaser |
Steuermann |
Seth Carico |
Chöre |
Chor der Deutschen Oper Berlin |
Orchester |
Orchester der Deutschen Oper Berlin |




