Frei aber einsam – Un sito irriverente e libero che recensisce gli eventi musicali. -Di tutti disse mal fuorché di Cristo scusandosi col dir "non lo conosco" – (Epitaffio di Pietro Aretino)
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Esponente di punta della grande fucina violinistica russa
Maxim Vengerov si presenta per la prima volta (se non vado errato) al pubblico bolognese preceduto da una fama internazionale. Grande virtuoso esegue con tecnica impeccabile e trascendentale il brano di Paganini/Kreisler (di grande effetto ma musicalmente assai povero) scatenando l‘entusiasmo di un pubblico fino a quel momento non in visibilio. Di grande effetto anche i tre bis (due brani di Fritz Kreisler virtuosistici e una danza ungherese – forse la più famosa – di Brahms) e quindi grande successo finale. Il programma iniziava con due sonate di Brahms, due assoluti capolavori del repertorio violinistico e di un autore che personalmente considero la vetta del panorama musicale dell‘800. L‘esecuzione – soprattutto quella della „Regensonate“ – è caratterizzata da un eccesso di lirismo e da un tempo staccato troppo lento che snatura la trama compositiva del brano. I toni sono sempre soffusi e certamente non in linea con la poetica del compositore amburghese. Gli stessi limiti sono presenti nei primi tre tempi dell‘op. 108 in cui il giusto fuoco viene finalmente acceso nell‘ultimo tempo. Troppo tardi però per riscattare una esecuzione altrimenti molto discutibile. Un giudizio sospeso vale invece per la sonata di Ravel. Qui il contrasto – voluto dal compositore francese – fra piano e violino viene sottolineato in modo troppo sentito anche a causa della pianista che lascia molti dubbi sui suoi limiti, avvertibili in tutta la serata. Un concerto quindi inaspettatamente luci e ombre. Un biasimo poi per l’introduzione di M.C.Mazzi. Sarebbe ora che si ponesse fine ai raccontini da bambini dell‘asilo: siamo in presenza di un pubblico adulto e non di una scolaresca da educare. Talché nel raccontino viene persino omesso un particolare importantissimo ovvero che il secondo tempo della somata di Ravel è „bitonale“ ovvero piano e violino suonano in tonalità diverse. L‘unica informazione importante che poteva lasciare molto spazio a considerazioni sugli sviluppi della musica nel novecento.
PS Un “blogger” non è un oracolo e commette inevitabilmente errori (il minimo possibile..). Ricevo spesso “correzioni” non sempre fondamentali e non sempre precise. Così come io mi sottopongo al giudizio altrui con nome e cognome così chi vorrà avere la bontà di segnalarmi eventuali errori o imprecisioni dovrà farlo unicamente mandando un commento: a ognuno la propria responsabilità. Da tempo ho rimosso il mio profilo su facebook: non posso quindi essere contattato per questioni private via messenger ma solo via e-mail all’indirizzo giovanni.neri@unibo.it.
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Programma:
Johannes Brahms Sonata n. 1 in sol maggiore op. 78 – Regensonate per violino e pianoforte – Sonata n. 3 in re minore op. 108 per violino e pianoforte
Maurice Ravel Sonata in sol maggiore per violino e pianoforte
Niccolò Paganini / Fritz Kreisler I Palpiti op. 13 per violino e pianoforte – Cantabile op. 17
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4 risposte a "Vengerov Osetinskaya – Musica Insieme Bologna 9 Aprile 2018"
Concedimi di dirti che condivido la tua recensione sul concerto di Vengerov. Vorrei solo aggiungere che era opportuno che musica Insieme comunicasse per e-mail la variazione del programma.
Ciao,
Domenico Mirri
Note al concerto sapienti come sempre. Ma riguardo al pubblico, considerato nella sua composita varietà, osservo che anche le sale da concerto hanno visto molti cambiamanti. Se sono cambiati i fedeli che assistono alla Messa domenicale, immaginiamo quanto gli attuali fruitori di musica siano diversi dai loro nonni e bisnonni. Ricordo, poi, che per fortuna i concerti di Musica Insieme vedono la presenza di studenti delle scuole superiori, e/ o dei corsi di musica, ai quali, forse, è giusto offrire alcune nozioni basilari.
Sandra Festi
Sono “strutturalmente” contrario ai pistolotti ma può ben essere che servano a un pubblico acerbo. Faccio un atto di fede. Ma contesto decisamente che il pistolotto – già in sé di difficile digestione – possa iniziare sempre con “C’era una volta…”. E’ un modo teoricamente accattivante che mostra però subito la corda…
Concedimi di dirti che condivido la tua recensione sul concerto di Vengerov. Vorrei solo aggiungere che era opportuno che musica Insieme comunicasse per e-mail la variazione del programma.
Ciao,
Domenico Mirri
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Note al concerto sapienti come sempre. Ma riguardo al pubblico, considerato nella sua composita varietà, osservo che anche le sale da concerto hanno visto molti cambiamanti. Se sono cambiati i fedeli che assistono alla Messa domenicale, immaginiamo quanto gli attuali fruitori di musica siano diversi dai loro nonni e bisnonni. Ricordo, poi, che per fortuna i concerti di Musica Insieme vedono la presenza di studenti delle scuole superiori, e/ o dei corsi di musica, ai quali, forse, è giusto offrire alcune nozioni basilari.
Sandra Festi
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Sono “strutturalmente” contrario ai pistolotti ma può ben essere che servano a un pubblico acerbo. Faccio un atto di fede. Ma contesto decisamente che il pistolotto – già in sé di difficile digestione – possa iniziare sempre con “C’era una volta…”. E’ un modo teoricamente accattivante che mostra però subito la corda…
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CONCORDO PIENAMENTE SULLA TOTALE INUTILITA’ DELLE PRESENTAZIONI PRE CONCERTO. DISCUTIBILE ANCHE LA SCELTA DEI BIS ” DA CIRCO”
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