Frei aber einsam – Un sito irriverente e libero che recensisce gli eventi musicali. -Di tutti disse mal fuorché di Cristo scusandosi col dir "non lo conosco" – (Epitaffio di Pietro Aretino)
Anna Bulkina – Bologna Circolo della musica 24 Marzo 2018
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Anna Bulkina, secondo premio ex-aequo al Busoni 2011 (primo premio non assegnato) con Antonii Baryshevskyi (incredibilmente – almeno vista la differenza artistica alla data odierna)
cambia purtroppo all’ultimo momento il suo programma inserendo tre autori russi al posto dei tre brani di Mozart, Beethoven e Ravel (non si fa, non è serio: al massimo si cambia un brano, non il 90% dal momento che gli spettatori vengono per la pianista eper il programma!). Va anche sottolineato che un inizio alle 21.15 (e spesso in ritardo) è fuori da ogni consolidata consuetudine di tutte le sale da concerto in tutta Europa: l’orario canonico sono le 20.30 al massimo e in orario! Il pianismo della Bulkina è caratterizzato da una tecnica di primissimo ordine (come comprovato dall’esecuzione – quasi impeccabile – come bis del difficilissimo – forse il più difficile – studio n.1 op.10 di Chopin, un rischio che pochi pianisti prendono) ma è sempre roccioso ed aggressivo e appena possibile esplode in un effluvio di decibel condito da un’abbondante dose di pedale. Si percepisce costantemente che i passaggi più lirici sono sofferti come una costrizione in attesa di potere scatenare tutta la potenza di fuoco. Certamente l’oratorio di S.Rocco male si adatta a questo stile ma non si può suonare qui come se ci si trovasse nella sala grande della Philharmonie di Berlino: non è la sala che deve adattarsi all’interprete ma l’interprete alla sala! Ne discende che la sonata di Haydn perde tutta quella leggerezza e ironia (si pensi alle acciaccature del primo tempo o al ribattuto dell’ultimo) che ne fa un vero gioiello (suggerirei alla Bulkina di sentire una famosa registrazione di D.Ciani per capire come va eseguita). Un discorso analogo vale per Tchaikovskyi e persino per il brano della Gubaidulina (seppure in minor misura). Migliore è stata l’esecuzione dei 9 brani di Rachmaninov dove la componente tecnica gioca un ruolo preponderante e forse è maggiormente nelle corde della ancor giovane (ma non giovanissima..) pianista russa. Un buon successo del non folto pubblico.
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Programma:
F.J.Haydn Sonata in mi bemolle, Hob. XVI/52
P.I.Tchaikovskyi Dumka
S. Gubaidulina Toccata
S.Rachmaninov Étides tableaux seconda serie
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