Il poliedrico pianista russo (che negli ultimi anni aveva un po’ abbandonato la tastiera per la bacchetta e anche per la composizione) ha eseguito un programma un po’ fuori dall’ordinario come contenuti, come ordine cronologico e come durata (quasi 100 minuti di musica con un lungo intervallo): un preludio e fuga di Bach trascritto da Liszt, due brani di Grieg (la sonata op. 7 e la ballata op.24) e a conclusione tre sonate di Mozart (K 311, K 457, K 533). Come unico bis il Liebestraum di Liszt. I due brani di Grieg sono stati ripescati dal dimenticatoio della storia musicale ma meritano di ritornarci al più presto. La sonata è opera giovanile del compositore norvegese e oltre ad essere sconclusionata nella forma ha un approccio tardoromantico assolutamente fuori dal contesto culturale contemporaneo. Forse un po’ più interessante è la ballata ma ci troviamo comunque in una zona che poco ha dire all’ascoltatore. Ovviamente agli antipodi la valutazione per i brani di Bach-Liszt e Mozart. Pletnev è interprete raffinato che nulla concede all’esibizionismo pur rimanendo in un alveo interpretativo di impostazione slava. Il suo Mozart è stilisticamente e tecnicamente perfetto e permette all’ascoltatore di cogliere tutte le sfumature che sono spesso trascurate da altri interpreti ad esempio sottolineando le pause del dettato musicale. Atteggiamento interpretativo diverso rispetto a quello di Schiff ascoltato la sera prima ma ugualmente rigoroso. Qui abbiamo un tocco di maggiore pathos seppure misurato nell’ambito di un perfetto rigore stilistico. Forse il limite di Pletnev è la pressoché totale assenza di comunicativa verso il pubblico che però non ha mancato di tributargli applausi scroscianti.
http://www.quartettomilano.it/it/02322/324/mikhail-pletnev.html#sthash.mmcYbIwA.dpuf
Blogposts translations are available!
With Windows PC just select in the right box your language and then activate “traduci” or “translate“: the posts are (often very, very, very badly) automatically translated (Google translator).
Apology: in some cases (i.e. german) the translation can be totally meaningless.




