Leggete anche il blog di commenti politici https://bertoldoblog.wordpress.com
Please notice that the english version of the post is directly available after the italian’s. For a list of the previous posts of this blog click on the blue circle
Per un elenco aggiornato di tutti i precedenti posts di questo blog con i corrispondenti links
Un’operina molto piacevole ….A very pleasant small opera..…
di Puccini, affidata ai giovani (non tutti!) della scuola dell’opera. Una edizione quasi “balneare”, una delle tante che il teatro allestisce per rientrare nei criteri ministeriali di apertura della sala, non importa con quale qualità.
Una scena con le supellettili riprese dall’edizione di P. Grossi di alcuni anni fa (v. letto a baldacchino) con l’aggiunta di una paio di arredi di poco conto. Funerea scenografia con un fondale nero (allusione alla supposta morte di Buoso Donati?) che confligge con l’atmosfera gaia dell’operina.
Un allestimento che non manca di alcuni spunti comici, come la morte per apoplessia di Buoso a seguito di un gol della squadra italiana, e in generale una buona dinamica di tutti i personaggi. Molto discutibile la direzione di Stefano Conticello che non riesce mai a infondere nell’orchestra quei toni pucciniani che sono così fortemente presenti nell’opera. Una direzione scialba che si potrebbe definire “senza lode e senza infamia”. Fra le voci certamente emerge quella del basso Alessandro Busi e quella della Lauretta di Luisa Tambaro (seppure con una notevole incertezza nel finale della sua aria famosa “o mio babbino caro”). Maurizio Leoni è un buon Gianni Schicchi, un po’ costretto nei suoi panni da una regia che gli taglia gli aspetti più mefistofelici rendendolo nella scena con il notaio più un personaggio della commedia dell’arte che una figura degna dell’inferno dantesco. Non particolarmente significativa l’interpretazione di Rinuccio da parte di Caludio Cardile. Nella norma ma abbastanza convincenti tutti gli altri personaggi. Un buon successo di un pubblico che ride fragorosamente, confinato nella platea e che alla fine applaude convintamente. A coloro che leggono il blog chiederei cortesemente la registrazione (che non comporta nulla) e che può essere facilmente effettuata “clikkando” sul riquadro nero sopra ogni post. Così facendo riceveranno un e-mail tutte le volte che un nuovo post è pubblicato.
PS Un “blogger” non è un oracolo e commette inevitabilmente errori (il minimo possibile..). Ricevo spesso “correzioni” non sempre fondamentali e non sempre precise. Così come io mi sottopongo al giudizio altrui con nome e cognome così chi vorrà avere la bontà di segnalarmi eventuali errori o imprecisioni dovrà farlo unicamente mandando un commento: a ognuno la propria responsabilità. Da tempo ho rimosso il mio profilo su facebook: non posso quindi essere contattato per questioni private via messenger ma solo via e-mail all’indirizzo giovanni.neri@unibo.it. In base alla nuova normativa chi si fosse iscritto e desidera de-iscriversi è sufficiente che mi invii un messaggio e-mail.
—————————————————————————————————————————————
of Puccini, entrusted to the young singers (not all!) of the”scuola dell’opera”. An almost “seaside” edition, one of the many that the theatre prepares to fit into the ministerial criteria of opening the theatre, no matter what the quality is. A scene with the furniture taken from the previous edition of P. Grossi a few years ago (i.e. the four-poster bed) with the addition of a couple of small furnishings. Funereal scenography with a black background (hinting to the supposed death of Buoso Donati?) that conflicts with the joyfuls atmosphere of this small opera. A setting that does not lack some comic elements, such as the death of apoplexy of Buoso following a goal of the Italian team, and in general a good dynamic of all the characters. Very questionable the direction of Stefano Conticello that can never infuse in the orchestra those Puccini’s elements that are so strongly present in the opera. A dull direction that could be termed “without praise and without infamy”. Among the voices certainly emerges that of the bass Alessandro Busi and that of Luisa Tambaro’s Lauretta (albeit with a notable uncertainty in the finale of his famous aria “o mio babbino caro”). Maurizio Leoni is a good Gianni Schicchi, a little forced into his shoes by a director who cuts the most mephistophelic aspects making it in the scene with the notary more a character of the commedia dell’arte than a figure worthy of Dante’s Inferno. The interpretation of Rinuccio by Caludio Cardile is not particularly significant. Normal but convincing enough all the other characters. A good success of a crowd that laughs loudly, confined in the stalls and that ultimately applauds unreservedly. I would kindly ask the readers of this blog to register (which implies nothing) which can be easily made by “clicking” the black square above each post. By so doing they will receive an e-mail whenever a new post is published.
PS A “blogger” is not an oracle and inevitably makes errors (the minimum possible..). I often receive “corrections” not always fundamental and not always accurate. Just as I submit myself to the judgement of others with the name and surname so those who want to have the goodness to report errors or inaccuracies will have to do so only by sending a comment: everyone has his own responsibility. Since long time I have removed my profile on Facebook and therefore I cannot be contacted for private issues via messenger but only by email at giovanni.neri@unibo.it.








