Frei aber einsam – Un sito irriverente e libero che recensisce gli eventi musicali. -Di tutti disse mal fuorché di Cristo scusandosi col dir "non lo conosco" – (Epitaffio di Pietro Aretino)
Un concerto con qualche luce ma anche molte ombre. Si inizia con il quartetto op. 131. Purtroppo il suono del primo violino è tutt’altro che impeccabile e ad esempio la fuga iniziale risulta piuttosto piatta e monotona. Il suono durante tutto il quartetto non trova mai la fusione e la coesione che si richiederebbe a una grande compagine. Ne risulta un’esecuzione complessiva di livello medio e non certo memorabile. Dopo l’intervallo primo e secondo violino si scambiano di ruolo e il risultato sonoro è migliore anche perché l’op. 130 non risente di quella rarefazione che troverà la sua epitome nell’op. 135 (ahi, ahi relatore iniziale: l’op. 131 e la grande fuga op. 133 non sono esattamente le ultime composizioni di Beethoven..). Il suono è migliore anche se non mancano alcuni difetti di intonazione. Ma poi viene eseguita la grande fuga op. 133. E qui proprio non ci siamo. La velocità forsennata con cui viene attaccata è più che doppia di quella storica del quartetto Amadeus e persino superiore a quella del disciolto quartetto Lasalle, che pure ai suoi tempi fece molto discutere. Ma nel tempo staccato dal Lasalle era ancora nitido il percorso musicale della fuga. Non è il caso dell’esecuzione del quartetto Emerson. Qui la ricerca della velocità ad ogni costo trasforma la composizione in una sorta di esercizio puramente tecnico (per stupire il pubblico) e in un ammasso sonoro informe nel quale è impossibile distinguere lo sviluppo logico della fuga talché finiscono per prevalere quelle dissonanze che tanto fecero discutere il pubblico alle prime esecuzioni e che trovano un loro preciso significato solo se inserite in un discorso musicale che qui è del tutto mancato. Peccato: una esecuzione di certo non all’altezza della fama (forse un po’ usurpata) del quartetto Emerson. Ovviamente, naturalmente, incomprensibile successo di pubblico con la solita ginnasta che applaude immancabilmente a mani alzate….
Programma
L. van Beethoven Quartetto op. 131, Quartetto op. 130 , Grande fuga op. 133
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2 risposte a "Quartetto Emerson – Musica Insieme Bologna 7 Novembre 2016"
Non ho mai ascoltato il quartetto Emerson dal vivo: dalle registrazioni mi sentirei però di condividere il suo giudizio espresso sul blog nel novembre 2013. Siccome certamente mi “fido” delle sue considerazioni espresso in questo post, mi interesserebbe domandarle a cosa attribuisce un tale , diciamo così, calo del rendimento.
La formazione è cambiata? Serata “no”? Programma inadatto?
Grazie.
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Non ho mai ascoltato il quartetto Emerson dal vivo: dalle registrazioni mi sentirei però di condividere il suo giudizio espresso sul blog nel novembre 2013. Siccome certamente mi “fido” delle sue considerazioni espresso in questo post, mi interesserebbe domandarle a cosa attribuisce un tale , diciamo così, calo del rendimento.
La formazione è cambiata? Serata “no”? Programma inadatto?
Grazie.
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Non saprei dire: forse una serata no. Ma certo lo stile della grande fuga è stato totalmente sbagliato.
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