
Comincio col dire che a Berlino (finalmente) non viene chiesto solo di spegnere la suonerie dei telefonini ma di tenerli sempre spenti (e-mail, SMS etc.) per evitare di disturbare i vicini. Sacrosante parole che forse saranno recepite in Italia con il consueto, deprimente ritardo. Ciò detto il Faust di Gounod di Stöltzl (lo stesso regista del godibilissimo film “La giovinezza di Werther”) fa di tutto per irritare il pubblico. Margherita, che vende palloncini in un parco in un baracchino mobile e che è veramente un po’ troppo stagionata per il ruolo, si dondola su un’altalena e viene giustiziata con un’iniezione letale da un team di poliziotti, medici e boia mascherati in modo grottesco con orologio per l’esecuzione, con tanto di sussulti finali veramente disturbanti durante l’esecuzione

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Grazie per le sue recensioni da Berlino che, fra l’altro, mettono di buon’umore (a differenza della lettura dei quotidiani……).
Poi uno si chiede: visto il trend dei commenti agli spettacoli recensiti, ma ci tornerá a Berlino il prox anno?
E ancora: perché proprio Berlino e non, ad esempio, Londra?
Per ultimo: non é pentito, con la scelta del viaggio a Berlino, di avere mancato le votazioni per l’elezione del Magnifico a Bologna?
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Ho vissuto a Londra vari anni e vengo a Berlino per “risciacquare il mio tedesco nella Sprea”. Quanto al rettore un voto in meno….
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