Requiescat in pace: è l’epitaffio della recensione sulle pagine locali dei grandi quotidiani nazionali (segnatamente Corriere e Repubblica). Al posto di quella che dovrebbe essere una doverosa disamina delle manifestazioni musicali cittadine gli ineffabili “critici” bolognesi si limitano a “presentare” l’evento il giorno precedente a mo’ di anonima pubblicità. Questo ha dal loro punto molteplici vantaggi: evita possibili contrasti con gli organizzatori in caso di flop ed evita di dovere assistere allo spettacolo che teoricamente richiederebbe una recensione. Non che i recensori “nazionali” si sprechino: gli unici casi di commenti estesi sono normalmente riservati alle grandi manifestazioni operistiche. Ma nel caso dei giornali locali nulla! Sicché questi cosiddetti “critici” (il vocabolo “critico” deriva dal greco κρινω [“krino”] che significa giudicare!) si riducono a una specie di pubblicitari senza correre rischi di sorta, senza perdere probabilmente biglietti gratuiti per le manifestazioni ma mancando in pieno a quello che dovrebbe essere il loro compito primario. Pubblicizzare un evento (magari a pagamento e con articoli preconfezionati da parte delle organizzazioni musicali) è attività che chiunque può esercitare senza particolari difficoltà; avere idee qualificate su quanto eseguito richiede studio, competenza, presenza e attenzione. Cosa credono i miei lettori che manchi?
Kurvenal: le recensioni musicali 
Caro Gianni,
hai perfettamente ragione. Purtroppo quasi tutti i quotidiani non hanno più il critico musicale che commenta i concerti di musica classica (si pensi a Mila, a Pannain,..). Si vedono nei quotidiani e nei settimanali soltanto articoli elegiativi che si ha l’impressione siano una forma di pubblicità indiretta. Per questo motivo il tuo impegno è molto importante; si scopre di nuovo il piacere di potersi confrontare con un critico musicale.
Cordialmente,
Domenico Mirri
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Caro Mirri anche Lei, pur non avendo un Blog, concorre alla diffusione della buona cultura musicale attraverso le sue accurate e minuziose presentazioni di ogni concerto delle stagioni del Circolo della Musica di Imola.
Renderlo noto mi sembra il minimo per esprimerle riconoscenza.
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Verissimo.
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Caro prof, é chiaro a tutti che con il suo Blog svolge un prezioso lavoro di supplenza alla diffusione della buona cultura musicale anche a causa della totale assenza di chi professionalmente la dovrebbe promuovere, come ci ha lucidamente (e per fortuna spietatamente, come suo solito….) spiegato.
Per chi ama la musica é impossibile non esserle grato.
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Grazie!
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