Un concerto “sui generis”: una prima parte pianistico-liederistica con brani di Respighi e Janáček e una seconda parte con un pochissimo eseguito trio di Mendelssohn per piano, clarinetto e fagotto. La scelta degli autori è quantomeno curiosa non esistendo fra loro alcuna correlazione e mai come in questo caso un concerto “a geometria variabile”. Partiamo dalla liederistica. La mezzosoprano Andrea Doskočilová ha veramente una bella voce e canta con grande proprietà la arie popolari di Janáček. Quanto ai Lieder (arie) di Respighi (poco eseguite – a ragione…) la valutazione è di una buona professionalità. Il pianismo di Monika Fenyešová è invece troppo muscolare e tradisce i brani di Janáček che furono fra i cavalli di battaglia del compianto pianista ceko Rudolf Firkusny. Nella sua interpretazione manca quell’aura onirica e vagamente magica che caratterizza la partitura. Quanto al trio di Mendelssohn si può solo parlare di una buona esecuzione di un brano chiaramente d’occasione e troppo breve per permettere una valutazione degli interpreti. Un concerto interessante, in ogni modo, e a tratti di buona qualità. Da sottolineare positivamente le presentazioni dei brani da parte di Laura Ballerini: per una volta precise e interessanti.
Blogposts translations are available!
With Windows PC just select in the right box your language and then activate “traduci” or “translate“: the posts are (often very, very, very badly) automatically translated (Google translator).
Apology: in some cases (i.e. german) the translation can be totally meaningless.




