Sinfonica

Anna Bolena – La Fenice 6 Aprile 2025


Non profit banner
Medici senza frontiere

 

IMG-20200729-WA0003

 
ATTENZIONE. D’ORA IN POI PER ACCEDERE A QUESTO BLOG UTILIZZARE SOLO L’INDIRIZZO
HTTPS://KURVENAL.WORDPRESS.COM
Certamente una delle opere …
. .. più belle di Donizetti che ha ricevuto dalla Fenice una degna celebrazione con la regia e la scenografia di Pierluigi Pizzi al quale l’età non sembra avere in alcun modo affievolito l’estro interpretativo e la maestria nell’allestimento delle scene.  Qui sono tutte di tono cupo (come si addice alla tragedia con l’unica concessione ai costumi, In particolare quello di Anna (un po’ stravagante rispetto ai dettami della moda cinquecentesca con i pantaloni sotto un mantello) e quello di Enrico che nella prima scena offre allo sguardo un polpaccio nudo. Ma nel contesto complessivo nulla stona come tutte le dinamiche dei personaggi che non eccedono mai e che non sono mai preda di atteggiamenti gigioneschi. Quindi un “bravo” a Pierluigi Pizzi, ai costumisti e anche al tecnico delle luci che contribuisce fortemente all’atmosfera cupa della tragedia.

La qualità dello spettacolo è premiata dalle voci. Non avevo mai avuto occasione di ascoltare il soprano russo Lidia Fridman una Anna che non fa rimpiangere performances famose come quella della Callas.  Perfetta intonazione in tutti i registri, estensione della voce eccezionale e presenza scenica di grande qualità. Un’Anna a tutto tondo che dalla partitura ha saputo trarre tutte le sfumature rendendo con forza e passione il personaggio. Un po’ meno felice Carmela Remigio come Giovanna di Seymour. Il personaggio ha una personalità controversa ma drammatica nel suo costante passare dalla passione al rimorso. La Remigio ha ottime qualità vocali ma le manca quel tono di drammaticità che sarebbe richiesto, Un soprano più lirico che drammatico.

Per una volta finalmente un cast maschile di altissima qualità. Alex Esposito è un basso-baritono possente, dai toni drammatici che impersona perfettamente Enrico VIII e la sua intima perversione. In tutte le scene la sua impostazione drammatica è all’altezza della partitura sia dal punto di vista vocale che da quello interpretativo. E analogamente un plauso al tenore Enea Scala al quale certamente può essere perdonata una piccola incertezza nel primo atto ma che poi ha sviluppato una perfomance di altissimo livello. I tenori di grande qualità sono oggi molto rari e Scala rientra nel piccolo novero. Nella norma gli altri cantanti.

A completare il successo dell’opera ha contribuito non poco la direzione di Renato Balsadonna che nel corso dell’intera partitura ha saputo dirigere con mano ferma l’orchestra permettendo ai cantanti di svolgere appieno il proprio ruolo, coadiuvato dal coro diretto  da Alfonso Caiani. Giustamente grande successo di pubblico che ha riempito in ogni ordine di posti il teatro e che ha tributato a tutti i protagonisti un prolungato applauso. Un bellissimo spettacolo.  

Cast

Orchestra e Coro del Teatro La Fenice
direttore Renato Balsadonna
Maestro del coro Alfonso Caiani
Regia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi
Light designer Oscar Frosio
Enrico VIII, re d’Inghilterra Alex Esposito
Anna Bolena, sua moglie Lidia Fridman
Giovanna di Seymour Carmela Remigio
Lord Rochefort, fratello di Anna William Corrò
Lord Riccardo Percy Enea Scala
Smeton, paggio e musico della regina Manuela Custer
Sir Hervey, ufficiale del re Luigi Morassi
(Giovanni Neri 79)
Happy
Happy
Happy

A coloro che leggono il blog chiederei cortesemente la registrazione (che non comporta nulla). Così facendo riceveranno un e-mail tutte le volte che un nuovo post è pubblicato.

PS Un “blogger” non è un oracolo e commette inevitabilmente errori (il minimo possibile..). Ricevo spesso “correzioni” non sempre fondamentali e non sempre precise. Così come io mi sottopongo al giudizio altrui con nome e cognome così chi vorrà avere la bontà di segnalarmi eventuali errori o imprecisioni dovrà farlo unicamente mandando un commento: a ognuno la propria responsabilità. In base alla nuova normativa chi si fosse iscritto e desidera de-iscriversi è sufficiente che mi invii un messaggio e-mail..
————————————————————————————————————————————————————————
Certainly one of the mos beautiful Donizetti’s operas, which has received a worthy celebration at La Fenice with direction and set design by Pierluigi Pizzi to whom age does not seem to have in any way weakened his interpretative flair and mastery in the staging of the scenes. Here they are all of a somber tone (as befits the tragedy with the only concession to the costumes, In particular Anna’s (a bit extravagant compared to the dictates of sixteenth-century fashion with pants under a cloak) and that of Henry who in the first scene offers a bare calf to the eye. But in the overall context nothing jars as do all the dynamics of the characters who never overdo it and who never fall prey to overdone attitudes. So a “bravo” to Pierluigi Pizzi, the costume designers and also to the lighting technician. The quality of the performance is rewarded by the voices. I had never had the opportunity to hear Russian soprano Lidia Fridman an Anna who does not make one regret famous performances such as Callas. Perfect intonation in all registers, exceptional voice extension and great stage presence. A well-rounded Anna who drew all the nuances from the score, rendering the character with strength and passion. Somewhat of less quality Carmela Remigio as Seymour’s Giovanna. The character has a controversial but dramatic personality in her constant shift from passion to remorse. Remigio has excellent vocal qualities but lacks the dramatic tone that would be required, A soprano more lyrical than dramatic.  For once finally a male cast of the highest quality. Alex Esposito is a powerful bass-baritone with dramatic tones who perfectly impersonates Henry VIII and his intimate perversion. In all scenes his dramatic approach is up to the score both vocally and interpretatively. And similarly, kudos to tenor Enea Scala who certainly can be forgiven a small uncertainty in the first act but then developed a top-notch performance. Tenors of great quality are very rare today and Scala is among the small number. In the norm are the other singers. Completing the success of the opera was in no small part the conducting of Renato Balsadonna, who throughout the entire score conducted the orchestra with a steady hand, allowing the singers to fully play their roles, assisted by the chorus conducted by Alfonso Caiani. Justifiably great success of the audience that filled the theater in every order and gave all the protagonists prolonged applause. A beautiful performance. 
PS I would kindly ask the readers of this blog to  register  (which implies nothing) which can be easily made  by “clicking” the black square above each post. By so doing they will receive an e-mail message whenever a new post is published.
PS A “blogger” is not an oracle and inevitably makes errors (the minimum possible..). I often receive “corrections” not always fundamental and not always accurate. Just as I submit myself to the judgement of others with the name and surname so those who want to have the goodness to report errors or inaccuracies will have to do so only by sending a comment: everyone has his own responsibility.
Per un elenco aggiornato di tutti i precedenti  posts di questo blog con i corrispondenti links
Blog
Leggete anche i commenti ai posts selezionando il bottone “commenti” sulla sinistra del post. Talvolta sono persino più interessanti del post stesso!!!
PS  Vorrei ringraziare tutti coloro che inseriscono commenti  ai posts utilizzando l’opzione “Lascia un commento”  (o “commenti” se ne sono già stati inseriti) prevista nella sezione sinistra (o prima del testo per schermi ridotti come i tablets) dei posts stessi affinchè tutti possano leggerli.  Il dibattito è sempre interessante per tutti…..grazie (è indispensabile lasciare nome e cognome – i commenti anonimi non saranno pubblicati)!!

About me

Standard

Una risposta a "Anna Bolena – La Fenice 6 Aprile 2025"

  1. Avatar di mymortallyabf8181647 mymortallyabf8181647 ha detto:

    Ho ascoltato l’opera sulla benemerita Radio3 e, pur con le ovvie limitaxioni del mezzo, non si può non concordare con iil più che positivo commento. Per quanto riguarda Giovanna Seymour, questo ruolo è quasi sempre cantato da un mezzosoprano (dalle storiche interpretazioni della Cossotto e della Horne a quelle recenti di Daniela Barcellona ed Elina Garanca) e questo può essere alla base di qualche problema incontrato da Carmela Remigio, un ottimo soprano ma con una voce addirittura più chiara di quella della Fridman.

    "Mi piace"

Scrivi una risposta a mymortallyabf8181647 Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.