Sinfonica

Sollima Renzetti – Bologna Festival Respighi 22 Settembre 2024


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Riesumato dalle nebbie …
. .della dimenticata produzione di Ottorino Respighi  del 1948 il concerto per violoncello “dorico”, trascritto da un originale per quartetto da Elsa Respighi, ricorda uno dei tre “modi” della musica greca (gli altri due modi sono il “lidio” w il “misolidio” oggetto di un concerto per piano e orchestra dello stesso autore).  Ovviamente il legame è tenue essendo nel primo movimento la partitura inizialmente in sol maggiore e transitando poi nel corso del brano iniziale in la maggiore e mi maggiore. Analoghi salti di tonalità si riscontrano nei movimenti successivi nei quali vi sono anche ritmi inconsueti come i 5/4, i 7/4 e i 7/8 (almeno nella versione per quartetto) . La trascrizione dal quartetto alla versione per vlc e orchestra ha avuto tre revisioni che si trovano nei manoscritti della fondazione Cini a Venezia e certamente è stata “rimaneggiata” da Sollima per esaltare il ruolo del violoncello. Si tratta sicuramente di una “riesumazione” interessante che difficilmente però potrà rientrare nel repertorio dei violoncellisti nonostante che la letteratura dello strumento sia notoriamente esigua. Quanto a Sollima è indubitabilmente un grande virtuoso (ne fa fede il primo bis di autore a me sconosciuto nel quale sono concentrate tutte le difficoltà tecniche del violoncello anche se la “musica” come tale latita) ma l’atteggiamento eccessivamente istrionico incide negativamente sulla musicalità. In questa ottica discutibile è stata l’interpretazione del primo brano della prima suite per vlc solo di Bach dove l’eccessiva accentuazione della prima nota degli arpeggi spezzati ha portato a uno stravolgimento del ritmo della composizione nella prima parte. Quindi ancora una volta un voto medio per un artista che forse se limitasse gli eccessi potrebbe essere annoverato fra i grandi dello strumento. Interessante il brano di C. Cutuli, giovane compositrice bolognese, che nella sua parte intermedia potrebbe essere oggetto della colonna sonora di un colossal di de Mille mentre nel finale alcune delle figurazioni ritmiche ricordano da vicino quelle di Respighi nei suoi brani di musica descrittiva. Nell’ambito della quale si annovera la poco eseguita (e a ragione) suite “Gli uccelli”. Qui il compositore attinge a piene mani al repertorio barocco nell’ambito del quale ha un risalto particolare “La poule” di Rameau la cui trasposizione orchestrale costituisce per intero una delle parti della suite.  Un piccolo “pastiche” che francamente aggiunge poco alla fama di Respighi. Il concerto è terminato con la famosa suite di Ravel la cui trasposizione dall’originale pianistico a 4 mani è a mio giudizio riduttiva. La lettura di Renzetti (professionista con una lunga carriera alle spalle) non ha certo contribuito a valorizzare la composizione soprattutto con una esecuzione troppo lenta nel pezzo di apertura. Un plauso all’orchestra del conservatorio composta da giovani elementi integrata con qualche elemento dai capelli grigi
 
Programma
Cristina Cutuli Carthago (Prima esecuzione assoluta)
Ottorino Respighi Concerto dorico per violoncello e orchestra
Ottorino Respighi Gli uccelli, suite per piccola orchestra P 54
Maurice Ravel Suite Ma Mère l’Oye
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(Giovanni Neri 78)
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“Exhumed ” from the mists the “Dorico” cello concerto, transcribed from an original for quartet by Elsa Respghi, recalls one of the three “modes” of Greek music (the other two modes are the “lydium” w the “mixolydian” this last used in a piano concert).  Obviously the link is tenuous, being in the first movement the score initially in G major and then passing during the initial piece in A major and E major. Similar leaps in tonality are found in the following movements in which there are also unusual rhythms such as 5/4, 7/4 and 7/8 (at least in the quartet version. The cello concerto – surely modified by Sollima to enhance the cello role – cannot be found in Internet). The transcription from the quartet to the version for vlc and orchestra has had three revisions that can be found in the manuscripts of the Cini Foundation in Venice. It is certainly an interesting “exhumation” that will hardly be able to be included in the repertoire of cellists despite the fact that the literature of the instrument is notoriously scarce As for Sollima he is undoubtedly a great virtuoso (as evidenced by the first encore of an author unknown to me in which all the technical difficulties of the cello are concentrated even if the “music” as such is lacking) but the excessively histrionic attitude negatively affects the musicality. From this point of view, the interpretation of the first piece of Bach’s first suite for vlc was questionable, where the excessive accentuation of the first note of the broken arpeggios led to a distortion of the rhythm of the composition in the first part. So once again an average grade for an artist who perhaps if he limited excesses could be counted among the greats of the instrument. Interesting is the piece by C. Cutuli, a young composer from Bologna, which in its intermediate part could have been the subject of the soundtrack of a colossal by de Mille while in the finale some of the rhythmic figurations closely resemble those of Respighi in his pieces of descriptive music. In the context of which there is the little-performed (and rightly so) suite “The Birds”. Here the composer draws heavily on the Baroque repertoire in which Rameau’s “La poule” has particular prominence, whose orchestral transposition constitutes one of the parts of the suite in its entirety.  A small “pastiche” that frankly adds little to Respighi’s fame. The concert ended with Ravel’s famous suite whose transposition from the original piano 4 hands is in my opinion reductive. The reading of Renzetti (a professional with a long career behind him) certainly did not contribute to enhancing the composition, especially with a too slow execution in the opening piece. A round of applause to the conservatory orchestra made up of young elements integrated with some gray-haired elements
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5 risposte a "Sollima Renzetti – Bologna Festival Respighi 22 Settembre 2024"

  1. Ho sempre apprezzato poco Giovanni Sollima.Non so quanto apporti di novita’ il suo violoncello alla Concertistica attuale. il suo istrionismo e’ francamente fastidioso.Del Concerto per violoncello tratto dal Quartetto Dorico ( buona proposta in un Festival), non so quanto rimarra’ nella Storia della Musica.Augurando lunga vita al Festival Respighi mi chiedo se in futuro sara’ proposta anche qualcuna delle Opere liriche del Maestr bolognese.

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  2. Ho sempre poco apprezzato Sollima. non vedo che contributi di novita’ porti alla Concertistica attuale.L ‘ istrionismo e’ francamente fastidioso.

    Seppure nell’ ambito di un Festival ( quindi giusto proporlo) il Concerto per violoncello dal Quartetto Dorico non credo lascera’ traccia nella storia della musica, ne’ ha aggiunto granche’ alla qualita’ delle composizioni respighiane.Augurando al Festival Respighi lunga vita , mi chiedo se in futuro sara’ proposta qualcuna delle tante Opere liriche del Maestro bolognese.

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