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Riesumato dalle nebbie …
. .della dimenticata produzione di Ottorino Respighi del 1948 il concerto per violoncello “dorico”, trascritto da un originale per quartetto da Elsa Respighi, ricorda uno dei tre “modi” della musica greca (gli altri due modi sono il “lidio” w il “misolidio” oggetto di un concerto per piano e orchestra dello stesso autore). Ovviamente il legame è tenue essendo nel primo movimento la partitura inizialmente in sol maggiore e transitando poi nel corso del brano iniziale in la maggiore e mi maggiore. Analoghi salti di tonalità si riscontrano nei movimenti successivi nei quali vi sono anche ritmi inconsueti come i 5/4, i 7/4 e i 7/8 (almeno nella versione per quartetto) . La trascrizione dal quartetto alla versione per vlc e orchestra ha avuto tre revisioni che si trovano nei manoscritti della fondazione Cini a Venezia e certamente è stata “rimaneggiata” da Sollima per esaltare il ruolo del violoncello. Si tratta sicuramente di una “riesumazione” interessante che difficilmente però potrà rientrare nel repertorio dei violoncellisti nonostante che la letteratura dello strumento sia notoriamente esigua. Quanto a Sollima è indubitabilmente un grande virtuoso (ne fa fede il primo bis di autore a me sconosciuto nel quale sono concentrate tutte le difficoltà tecniche del violoncello anche se la “musica” come tale latita) ma l’atteggiamento eccessivamente istrionico incide negativamente sulla musicalità. In questa ottica discutibile è stata l’interpretazione del primo brano della prima suite per vlc solo di Bach dove l’eccessiva accentuazione della prima nota degli arpeggi spezzati ha portato a uno stravolgimento del ritmo della composizione nella prima parte. Quindi ancora una volta un voto medio per un artista che forse se limitasse gli eccessi potrebbe essere annoverato fra i grandi dello strumento. Interessante il brano di C. Cutuli, giovane compositrice bolognese, che nella sua parte intermedia potrebbe essere oggetto della colonna sonora di un colossal di de Mille mentre nel finale alcune delle figurazioni ritmiche ricordano da vicino quelle di Respighi nei suoi brani di musica descrittiva. Nell’ambito della quale si annovera la poco eseguita (e a ragione) suite “Gli uccelli”. Qui il compositore attinge a piene mani al repertorio barocco nell’ambito del quale ha un risalto particolare “La poule” di Rameau la cui trasposizione orchestrale costituisce per intero una delle parti della suite. Un piccolo “pastiche” che francamente aggiunge poco alla fama di Respighi. Il concerto è terminato con la famosa suite di Ravel la cui trasposizione dall’originale pianistico a 4 mani è a mio giudizio riduttiva. La lettura di Renzetti (professionista con una lunga carriera alle spalle) non ha certo contribuito a valorizzare la composizione soprattutto con una esecuzione troppo lenta nel pezzo di apertura. Un plauso all’orchestra del conservatorio composta da giovani elementi integrata con qualche elemento dai capelli grigi
Programma
Cristina Cutuli Carthago (Prima esecuzione assoluta)
Ottorino Respighi Concerto dorico per violoncello e orchestra
Ottorino Respighi Gli uccelli, suite per piccola orchestra P 54
Maurice Ravel Suite Ma Mère l’Oye
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Ho sempre apprezzato poco Giovanni Sollima.Non so quanto apporti di novita’ il suo violoncello alla Concertistica attuale. il suo istrionismo e’ francamente fastidioso.Del Concerto per violoncello tratto dal Quartetto Dorico ( buona proposta in un Festival), non so quanto rimarra’ nella Storia della Musica.Augurando lunga vita al Festival Respighi mi chiedo se in futuro sara’ proposta anche qualcuna delle Opere liriche del Maestr bolognese.
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Temo niente….
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Ho sempre poco apprezzato Sollima. non vedo che contributi di novita’ porti alla Concertistica attuale.L ‘ istrionismo e’ francamente fastidioso.
Seppure nell’ ambito di un Festival ( quindi giusto proporlo) il Concerto per violoncello dal Quartetto Dorico non credo lascera’ traccia nella storia della musica, ne’ ha aggiunto granche’ alla qualita’ delle composizioni respighiane.Augurando al Festival Respighi lunga vita , mi chiedo se in futuro sara’ proposta qualcuna delle tante Opere liriche del Maestro bolognese.
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Mi sento di dubitare
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Ne dubito..
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