

MATISSE
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Una piacevole sorpresa. ..
.. . L’orchestra da camera lituana è un complesso di archi (se si eccettua il basso continuo del brano di Bach) molto ben affiatata con un bel suono e che dimostra una consuetudine esecutiva che è sempre alla base di esecuzioni di qualità. Diretta dal virtuoso Sergej Krylov ha dato luogo a un concerto gradevole e allo stesso tempo interessante. Al di là del concerto bachiano è stato molto interessante il concerto per violino e orchestra di Nicola Campogrande un compositore che rifugge (finalmente!) da certe assurde avanguardie di cui abbiamo avuto prova in occasione del concorso dedicato a Azio Corghi. Qui lo sviluppo armonico si dipana su base tonale con armonie che non rifuggono da impostazioni anche popolari ma con un occhio sempre rivolto al presente. Tre movimenti, di cui due con la cadenza per il violino, che hanno messo in luce le capacità dell’orchestra e del violinista in funzione di direttore concertatore. Un violinista che forse non ha dato il meglio come direttore nel Divertimento di Bartòk dove un eccesso di sonorità e delle sue dinamiche hanno tradito in parte le caratteristiche della composizione. Krylov è un direttore che non lesina sforzi fisici e che forse ha fatto un po’ rimpiangere la compostezza di Abbado e di Mehta e – in passato – quella di Furtwängler. Non che la dinamica fisica abbia un’influenza diretta sulle esecuzioni ma talvolta un eccesso di indicazioni toglie qualcosa al valore dellesecuzione. Due bis, il secondo totalmente virtuosistico che ha permessoe a Krylov di mostrare le proprie capacità tecniche di primissimo ordine.
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(Giovanni Neri 77)
Programma
J.S.Bach Concerto in la minore BWV 1041 per violino e orchestra
Nicola Campogrande Concerto per violino e orchestra (versione per orchestra da camera) prima esecuzione italiana
Béla Bartók Divertimento Sz. 113 per orchestra
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———————————————————————————————————————————————————————— A pleasant surprise. The Lithuanian Chamber Orchestra is a string ensemble (with the exception of the basso continuo of Bach’s piece) very well organized with a beautiful sound which demonstrates a performance habit that is always the basis of quality performances. Conducted by the virtuoso Sergej Krylov, it offered a pleasant and at the same time interesting concert. Beyond the Bach concerto, the concerto for violin and orchestra by Nicola Campogrande was very interesting, a composer who (finally!) eschews certain absurd avant-gardes of which we had proof on the occasion of the competition dedicated to Azio Corghi. Here the harmonic development unfolds on a tonal basis with harmonies that do not refuse even popular settings but with an eye always turned to the present. Three movements, two of which with the cadenza for the violin, which highlight the abilities of the orchestra and the violinist as concert conductor. A violinist who perhaps did not give his best as a conductor in Bartòk’s Divertimento where an excess of sonority and its dynamics have partly betrayed the characteristics of the composition. Krylov is a conductor who spares no physical effort and who perhaps made one regret the composure of Abbado and Mehta and – in the past – that of Furtwängler. Not that the physical dynamics have a direct influence on the executions, but sometimes an excess of indications reduces the value of the execution. Two encores, one totally virtuosic that allowed Krylov to show his technical skills of the highest level.
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Al di la’ della bellezza del Concerto bachiano, penso che ormai Bach dovrebbe essere eseguito su strumenti d’epoca e con interpretazioni / storicamente informate/ se cosi’ si puo’ dire.Ho molto apprezzato le musiche di danza che costituivano i bis.
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Non sono d’accordo. Penso che se Bach avesse avuto modo di utilizzare gli strumenti moderni non avrebbe avuto dubbi. Gli strumenti d’epoca andavano/andrebbero bene per piccole sale non per auditoriums all’interno dei quali non sono udibili che nelle prime file. E ho sempre torvato abbastanza ridicolo l’uso di archetti impugnati a metà come se questo cambiasse la natura e la qualità del suono. Al massimo ne riduce il volume. Grazie per essere un mio assiduo lettore
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