
MATISSE
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Per capire
.. . cosa si intende per una stagione lirica che si rispetti vediamo il cartellone della Scala del 2022-2023. Oltre alle opere di “repertorio” ci sono “Le contes d’Hoffman”, “Li zite n’galera”, “Rusalka”, “Peter Grimes” e “L’amore dei tre re”. Su 14 titoli 5 non in repertorio il 30%. Una proporzione simile per la stagione 2023-2024 (dove c’è Das Rheingold NON in forma di concerto). Vediamo il cartellone del comunale di Bologna del 2024. Le serate non di repertorio sono due su un totale di 9 (non contando Das Rheingold in forma di concerto). Circa il 20%. Ovviamente non considero la qualità di interpreti, registi e direttori. Lasciando perdere l’opera wagneriana ridotta a un concerto la proporzione dice tutto. Ecco la ragione per cui molto probabilmente non rinnoverò il mio abbonamento dopo moltissimi anni. Non sarà una gran perdita, è ovvio, ma dati i costi ritengo più ragionevole investire il budget operistico in spettacoli di qualità garantita. Acquisterò alcuni biglietti a Bologna per le opere che mi interessano. Ma una stagione “bella” al Comunale come ne abbiamo avute in passato alle calende greche?
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(Giovanni Neri 77)
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Nonostante anch’io sia dell’opinione che senz’altro c’è differenza fra la lirica della Scala e la lirica del Comunale di Bologna, però devo sottolineare che i prezzi dei biglietti e dell’abbonamento di Bologna sono circa un terzo, o poco più di quelli di Milano.
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Ma qualcuno ha mai discusso di prezzi? Vendere merce scarsa a prezzo contenuto non è una scelta degna di un teatro che vorrebbe essere grande e che è ridotto invece a un teatro di second’ordine. Meglio poco, anche pochissimo ma di grande livello e non una mezza misura che non soddisfa nessuno.
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Buonasera Kurvenal ,credo semplicemente che la stagione del nostro povero “Comunale” ( ma perché’ non intitolarlo a Respighi ,a Perti ,a chi volete voi purché musico bolognese?) rifletta lo stato di decadenza della città’ ,bellissima ma sciatta e trascurata ,deturpata dai graffiti ,insidiata da biciclette che circolano nei portici ma non nelle piste ciclabili ,pedoni per la strada e monopattini dovunque ….turisti (?) stranieri e taglieristan ,prezzi assurdi e estinzione completa dei “biassanot” .A lei viene voglia di fare musica o anche solo ascoltarla ?le sorge mai passeggiando per la citta’l’impulso di “cantare” ???ma la nostra amministrazione sembra essere soddisfatta .Mi scusi dovevo parlare di Musica e invece ho divagato……cordiali saluti
Massimo
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