Sinfonica

Arad Tchumburidze- Bologna stagione sinfonica 10 Marzo 2022


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MATISSE
Partirei dalla fine: ..
… che senso ha proporre in due concerti consecutivi una sinfonia di Dvořák (nel concerto di ieri sera la settima, certamente non il capolavoro del compositore boemo)? Chi si occupa della programmazione dei concerti (se mai esiste..) ha mai sentito parlare di altri compositori famosi dello stesso periodo? E di periodi diversi? Una ciliegina sulla torta di un concerto da dimenticare (con l’orchestra nella quale solo il primo violino ha mantenuto la coccarda ukraina. Male non fare paura non avere…).  Viene proposta la solita violinista giovanissima  (Veriiko Tchumburidze) di cui nella presentazione si fanno meraviglie (in realtà non eccezionali). Un suono piccolissimo e flebile (in certi acuti addirittura inesistente – e non sono debole di udito e risiedo in decima fila), un’intonazione spesso incerta, il sincronismo con l’orchestra randomico e laddove finalmente si sente il suono dello strumento una qualità decisamente scadente, addirittura in certi casi gracchiante. Il famosissimo concerto di Mendelssohn avrebbe meritato ben altro esecutore, e non una carneade qualsiasi catapultata dalle solite agenzie che fanno il bello e cattivo tempo con il teatro spacciando per fenomeni artisti (?) di secondo piano.  Si può solo auspicare che questo sia stato il primo ma soprattutto ultimo scempio musicale in fatto di strumenti ad arco nella stagione sinfonica.  Ma poi  Dio li fa e poi li accompagna.. Il direttore Ido Arad non è stato da meno. Totale scompenso fra le differenti sezione dell’orchestra, ottoni straripanti, un gesto spesso limitato all’indicazione del tempo (e con le braccia qusi costantemente in sincrono) e assenza di spunti interpretativi degni di questo nome. Ma anche questo da dove è stato raccattato e gli spettatori paganti non avrebbero diritto a concerti di qualità almeno media? Persino il pubblico bolognese (notoriamente di bocca buona) ha decretato un successo molto limitato. Ed è tutto dire…
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Programma
F. Mendelssohn            Concerto per violino e orchestra in mi minore op. 64
A. Dvořák  Sinfonia n. 7 in mi minore op. 70
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I start from the end: what is the point of proposing in two consecutive concerts a symphony by Dvořák (in last night’s concert the seventh, certainly not the masterpiece of the Bohemian composer)? Who deals with the programming of concerts (if he ever exists ..) has ever heard of other famous composers of the same period? And of different periods? On top of it  a concert to forget (with the orchestra in which only the leader has kept the Ukrainian cockade).  The usual very young violinist (Veriko Tchumburidze) is proposed, of which wonders are made in the presentation leaflet (actually not exceptional). A very small and weak sound (in some treble even non-existent – and I am not hearing impaired and I sit in the tenth row of the theater), an often uncertain tuning, random synchronism with the orchestra and when finally the sound of the instrument can be heard a decidedly poor quality, in some cases cases even croaking. The famous Mendelssohn concert would have deserved a much  better performer, and not just someone thrown in by the usual agencies that make good and bad weather with the theater pretending to phenomena artists (?) of secondary importance.  One can only hope that this was the first but above all the last musical havoc in terms of string instruments in the symphonic season.  But then God makes and accompanies them. Conductor Ido Arad was not far behind. Total decompensation between the different sections of the orchestra, overflowing brasses, a gesture often limited to the indication of time (and with the arms constantly in sync) and the absence of interpretative ideas worthy of this name. But even he where was picked up from?  And the paying spectators would not be entitled to concerts of at least average quality? Even the Bologna public (notoriously good-mouthed) has decreed a very limited success. And it’s all to say…
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2 risposte a "Arad Tchumburidze- Bologna stagione sinfonica 10 Marzo 2022"

  1. Avatar di Italo Bicchierri Italo Bicchierri ha detto:

    ALMENO LA VIOLINISTA HA AVUTO IL BUON GUSTO DI ANNUNCIARE IL BIS ,PER QUANTO INNECESSARIO .NON CONCORDO SULLA SINFONIA DI DVORAK, CHE IN QUALCHE MODO HO APPREZZATO , QUANTO MENO PERCHE’ SI ESEGUE POCO.

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