
MATISSE
Per la seconda volta..
… (almeno sui giornali che leggo) leggo una lode sperticata del concerto di Barenboim del 4 novembre da me recensito su questo blog. Io ho il biglietto del concerto e vorrei vedere quello degli altri recensori perchè nel caso che abbiano assistito al concerto (e ne dubito) se lo sono dormito interamente. Altrimenti la cosa è molto più grave. Vorrei potere sfidare questi “giornalisti” a singolar tenzone, registrazione e spartiti alla mano e vedere se osano ancora fare le disgraziate affermazioni che ho letto. Per averle studiate a lungo conosco le partiture a menadito (e in larga parte potrei ancora oggi suonarle a memoria!) e so che quello che ho scritto è vero per averlo ascoltato con le mie orecchie (e non quelle di altri…). Io scrivo solo degli spettacoli cui ho assistito di persona (addirittura molto, molto raramente scrivo di spettacoli e concerti visti in TV). Il mestiere del recensore è spesso disagevole soprattutto quando si tratta di dare valutazioni negative di “mostri sacri” ma l’onestà intellettuale e la competenza sono requisiti indispensabili se si vuole onorare il proprio compito (o mestiere), Non ho mai ricevuto né mai riceverò l’offerta di scrivere per un giornale ma nella remota ipotesi (periodo ipotetico dell’irrealtà) che questo accadesse rifiuterei rotundamente a meno che con contratto stipulato presso un notaio non mi fosse garantita la assoluta libertà di cui godo ora. Purtroppo la considerazione che segue inevitabilmente è che i “giornalisti” che scrivono di musica sono molto probabilmente rappresentativi del giornalismo in generale e questa la dice lunga sulla qualità della stampa italiana.
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PROBABILMENTE COSTORO SI LIMITANO
A FARE UNA CRONACA ” ORECCHIATA” SUPPONENDO CHE IL ” GRANDE NOME ” SIA SEMPRE TALE E NON POSSA AVERE DEFAILLANCE.PER QUANTO CONCERNE IL GIORNALISMO ITALIANO, RICORDO CHE ANNI FA SEMBRA CHE UN CORRISPONDENTE DA MOSCA ABBIA FATTO LA CRONACA DEL COLPO DI STATO CONTRO ELTSIN , DALLA SUA CAMERA D’ALBERGO A ROMA E CHE , PER QUANTO RIGUARDA LA MUSICA SI MANDASSE, E SI MANDI A RIFERIRE DI UN CONCERTO, LA MEDESIMA PERSONA CHE SI INVIEREBBE A FARE LA CRONACA DI UNA EVENTUALE FIERA DELLA MUCCA PODOLICA.
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Purtroppo è tristemente e drammaticamente vero. La deontologia è ormai un “optional”
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