Ho dovuto .. .
…rileggere più volte la “recensione” (parola assolutamente inadeguata in questo caso) del Tristan sul Resto del Carlino del 26 Gennaio per essere sicuro di non essere preda di un incubo. Cito dal testo “libretto pletorico, sovrabbondante di parole che non dicono, affidato a suoni che …” e ancora “favoletta medievale” etc. Parole in libertà che si qualificano da sole e che non meritano ulteriore commento. Di fronte a questa enormità mi sovviene quanto affermato dai tests Invalsi…..
PS Una sola piccola (ribadisco piccola) possibile attenuante. Se l’estensore della recensione non conosce il tedesco e la versione originale del testo e si è basato sulla scellerata traduzione nei sovratitoli….
(Giovanni Neri)
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Io trovo scandalosa soprattutto la prima parte dell’articolo. Possibile che sia scritto da qualcuno che abbia un minimo di competenza musicale? Si può lecitamente non ascoltare volentieri la musica di Wagner, in fondo ognuno ha i propri gusti, ma scrivere quelle cose proprio no.
Per quanto riguarda la messa in scena del singolo spettacolo può esservi una maggiore discrezione: non tutti, nei confronti della performance, devono per forza concordare.
Ma sulla qualità della musica e la complessità del libretto wagneriano …!
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Secondo me più che altro non ne hanno una idea e non gliene importa alcunché.
Però, sul sito del giornale, abbondavano le foto dei “VIP”.
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Vero… tipico del Carlino…
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Quando sul Carlino Adriano Cavicchi scriveva di musica era una voce da ascoltare, almeno a livello musicale. Lo era meno quando trattava gli aspetti visivi e registici. Ma almeno aiutava i lettori a capire e a farsi un idea di ciò che accadeva in teatro. Ora molti di coloro che scrivono di musica, accedendo ai teatri su invito gratuito, sono propensi ad “non disturbare” le direzioni che invitano. Quindi gli attovagliati o gli sciacqualattughe odierni propendono ad essere acritici… anzi spesso incensatori. Perché al Ministero meglio arrivino articoli di giornale osannanti. E da costoro mica possiamo aspettarci granché. O sbaglio?
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Certamente
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