Un concerto iniziato male e finito peggio. Si comincia dal programma di sala: nell’elenco dei Lieder schubertiani NON è indicato Erlkönig; i testi sono presi dal sito web della Liederistca paro paro cosicché vengono copiati anche i riferimenti alle note a piè di pagina del sito che però (ovviamente) non sono presenti. Ricordo che la cosa è particolarmente pericolosa in quanto vi è un copyright sui testi del sito (e azioni legali in corso). I testi vengono letti con voce monotona e biascicata (inintelligibile in fondo alla sala) da una improvvisata “attrice” che probabilmente non distingue fra “La vispa teresa” e la povera Greta Goethiana. Recitare una poesia non significa leggerla (addirittura incespicando) ma dando una intonazione e una coloratura al testo, inserendo le pause e dando l’impressione della consapevolezza di quanto letto. Amen. Il concerto inizia e si nota subito che la soprano ha poca dimestichezza con la lingua tedesca: le Umlaut spariscono e del testo si perde una larga parte. Il piano suona sempre dannatamente forte coprendo la soprano che naturalmente deve sforzare per farsi sentire (ma possibile che non si faccia una prova e non si tenga chiuso il coperchio diminuendo l’intensità del suono? Non siamo mica alla Carnegie Hall!). La soprano ci dà del suo: tutti i toni sono sempre drammatici e sforzati persino in un Lied delicato con Scheeglöckchen di Schumann, i colori risultano per lo più assenti e gli acuti spesso di intonazione incerta. Purtroppo non è neppure assistita da una bella voce e sarebbero necessari molta tecnica e molto esercizio per arrotondare e addolcire il canto. Non risulta accettabile neppure l’Erlkönig per quanto sia drammatico con il piano che tuona impietosamente. La “lettura” dei testi si arresta fortunatamente quando vengono eseguiti i Lieder di Marx: un compositore interessante che non rinuncia ad ammiccare in certi passaggi al café chantant. Nei quattro Lieder vengono coinvolti in sequenza violino, violoncello e flauto: esecuzioni pulite ma ovviamente non giudicabili. Il concerto finalmente termina e come bis…. viene ripetuto il Lied “Gretchen am Spinnrade!! Della serie “errare umanum est…”. Un pomeriggio da dimenticare.
Blogposts translations are available!
With Windows PC just select in the right box your language and then activate “traduci” or “translate“: the posts are (often very, very, very badly) automatically translated (Google translator).
Apology: in some cases (i.e. german) the translation can be totally meaningless.




