Frei aber einsam – Un sito irriverente e libero che recensisce gli eventi musicali. -Di tutti disse mal fuorché di Cristo scusandosi col dir "non lo conosco" – (Epitaffio di Pietro Aretino)
Nel concerto sono state eseguite musiche di Musorgskij (i Lieder de La camera dei bambini) e Mahler (una scelta dalla raccolta “Des Knaben Wunderhorn” e la quarta sinfonia). I Lieder di Musorgskij sono stati interpretati dalla soprano Sofia Fomina mentre quelli di Mahler sono stati affidati al baritono Gerard Finley ad esclusione dell’ultimo “Das himmlische Leben” affidato al soprano in quanto ripetuto in versione ampliata anche nell’ultimo tempo della quarta sinfonia. L’interpretazione del soprano non è stata travolgente: dotata di una voce piuttosto piccola seppure intonata non ha saputo trovare nei brani interpretati quella cifra esecutiva che di un Lied (che, va ricordato, si basa su un testo poetico, anche nel caso di Musorgskij che si ricollega a poesiole infantili) fa un brano compiuto che accoppia perfettamente musica e poesia (secondo alcuni – ad esempio Quirino Principe – il Lied è la forma musicale somma che vede sullo stesso piano poesia e musica). L’interpretazione della Fomina è risultata piuttosto monotona sia nei Lieder (inutilmente lagnosa nei Lieder di Musorgskij nel tentativo non riuscito di imitare la vocina di un bambino) che nel quarto tempo della sinfonia. Diverso il discorso per il baritono Finley che invece dello spirito popolare e spesso umoristico dei Lieder del “Des Knaben Wunderhorn (fra questi sopra tutti “Des Antonius von Padua Fischpredigt” e “Lob des hohen Verstands”)ha saputo cogliere e restituire i tratti salienti in questo aiutato certamente sia dalla musica che dai testi (questi testi popolari in più riprese musicati da Mahler erano molto apprezzati anche da Goethe che riteneva che una copia del libro dovesse essere presente nelle case di tutti i tedeschi). Forse sarebbe stato più significativo se i due Lieder del Wunderhornnei quali si ha un colloquio fra un uomo e una donna (“Der Schildwache Nachtlied” e “Wo die schönen Trompeten blasen”) fossero stati affidati ai due interpreti e non al solo baritono. La direzione di Jurowsky è stata impeccabile rendendo tutto lo scintillio dei primo tempo e l’aspetto intimistico dei tempi lenti della quarta sinfonia in modo impeccabile aiutato in questo dalla grande qualità della orchestra Mahler. Un grande successo.
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