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In sostituzione del previsto Seong-Jin Cho …
. .si presenta il pianista canadese, purtroppo molto trascurato dalle società concertistiche italiane. Sessantatrenne, dotato tuttora di una tecnica strabiliante che non ha nulla da invidiare ai giovani “leoni da tastiera” (absit iniuria verbis…) tutti muscoli e poco cervello Hamelin ha invece solidamente la testa sulle spalle. Mantenendo intatto lo “smalto” tecnico ha però la maturità che deriva da una grande carriera e quindi è in grado di affrontare con grande accortezza stilistica un vasto repertorio. Ovviamente non manca nei suoi concerti l’amato Rachmnainov (in questo caso anche con la non bellissima e poco frequentata sonata n.2) ma va sottolineata la presenza di due brani di un autore spesso trascurato: il russo Medtner contemporaneo di Rachmaninov che si inserisce del solco del postromanticismo del grande Sergei. Per questo compositore è in corso una “riscoperta” da parte di molti grandi interpreti e a ragione. Così come Hamelin è spesso trascurato in Italia così è trascurato il compositore Medtner. E va segnalata la sensibilità dii Hamelin verso compositori ingiustamente trascurati dal “mainstream”, che ripetono spesso fino alla noia lo stesso repertorio. Insomma un concerto di altissima qualità. Tre bis: “Reflets dans l’eau” di Debussy, un brano di un compositore brasiliano a me ignoto e un breve “divertissement” finale. Grade e caloroso successo di pubblico.
Programma
J. Haydn Sonata in re maggiore Hob. XVI:37
L. van Beethoven Sonata n. 3 in do maggiore op. 2 n. 3
N.K.Medtner Improvvisazione in si b minore (in forma di variazione) op. 31 n. 1
N.K.Medtner Danza festiva op. 38 n. 3
S.Rachmaninov Etude-Tableau op. 39 n. 5
S.Rachmaninov Sonata n. 2 in si b minore op. 36 (1931)”
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