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Sostituto del previsto concerto di Helène Grimaud …
. .si presenta per la prima volta a Milano Sergej Belyansky. Un pianista russo non giovanissimo (32 anni) già vincitore di molti concorsi (ma non quelli di primissimo piano) si presenta con un programma caratterizzato da due diverse impostazioni. Nella prima parte composizioni basate dul tema della “Follia”, tema spagnolo del XVI e XVII oggetto di molteplici variazioni, e nella seconda un classico del romanticismo e un brano del peggiore Liszt basato unicamente su un funambolismo tecnico privo di significato musicale. Belyansky è pianista dotato di grande tecnica e di sensibilità musicale. Come tutti i pianisti di scuola slava esegue i brani del ‘700 (Bach) in modo non filologico con uso di pedale e coloriture. Ovviamente Rachmaninov è congegnale alla personalità del pianista russo e quindi le variazioni sul tema di Corelli (in realtà la “Follia”) sono state eseguite in modo impeccabile. Lo stesso può dirsi della Rhapsodie Spagnole di Liszt, un brano musicalmente molto bello nella prima parte (la “Follia” ancora) mentre molto discutibile la seconda (una “Jota”) rutilante e esibizionistica nella scia del peggiore Liszt. Un po’ discutibile l’esecuzione del Carnival op. 9 di Schumann. Qui si verifica nuovamente il limite di Belyansky che non resiste alla tentazione di trasformare i brani in unamuscolaare palestra musicale. Mentre la cosa è ragionevole in qualcuna delle “scenes mignonnes” (ad esempio “Paganini”) risulta invece eccessiva in altre (ad esempio la scena iniziale e quella finale). Insomma a Belyansky talvolta “scivola un po’ la mano” e per la sua età, che farebbe presume una maturità musicale, una pecca che dovrà vedere di correggere. Non è pianista solo muscolare, ha grande sensibilità musicale ma deve avere il coraggio di tenere a freno la propria esuberanza. Tre bis: la “campanella” di Liszt, un brano dal Faschingsschwank aus Wien di Schumann e il “sogno d’amore ” di LIszt. Tre ottime esecuzioni e una esibizione di grande tecnica nella campanella eseguita in modo immacolato ad una velocità spettacolosa.
Programma
C. P. E. Bach, 12 Variazioni su “La Folia d’Espagne” WQ 118 n. 9
S. Rachmaninov, Variazioni per pianoforte su un tema di Corelli (La Folia) op. 42
F. Liszt, Rhapsodie espagnole. Folies d’Espagne et Jota aragonesa, S254
R. Schumann, Carnaval: scènes mignonnes sur quatre notes op. 9
F. Liszt, Rapsodia Ungherese n. 9 S. 244/9 “Il Carnevale di Pest”
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