
ATTENZIONE. D’ORA IN POI PER ACCEDERE A QUESTO BLOG UTILIZZARE SOLO L’INDIRIZZO
HTTPS://KURVENAL.WORDPRESS.COM
Finalmente un trio (con pianoforte) …
. .dopo una serie di quartetti. Un trio giovane e pieno di entusiasmo che ha offerto una serata musicale piacevole. Il trio è certamente trascinato dall’ottimo pianista Lorenzo Nguyen ma si avvale anche di due strumentisti ad arco di buona qualità. Il risultato complessivo è buono, non eccezionale, perché notoriamente il suono e l’affiatamento di un complesso necessitano di maturazione. Sicuramente un inizio promettente soprattutto se gli strumenti ad arco miglioreranno il loro estro interpretativo. Sia chiaro: il trio ha prodotto un concerto godibile sia sotto l’aspetto dei brani che sotto quello interpretativo ma è mancata quella magia che fa di tre strumenti un tutto plasticamente fuso. Purtroppo va segnalato un auditorio rarefatto (non esistono solo i pianisti e i violinisti…) che però ha dimostrato di avere apprezzato la performance del trio. Certamente un pubblico impreparato ad apprezzare il bellissimo brano di Rihm che però per la sua impostazione richiede un orecchio assuefatto agli stilemi della musica più moderna. Una presentazione del concerto da parte del pianista volonterosa ma discutibile per i contenuti. Un solo bis: una famosa danza ungherese di Brahms trascritta per trio.
Programma
Schumann Trio n. 1 in re minore op. 63
Rihm Fremde Szenen III
Mendelssohn Trio n. 1 in re minore op. 49
PS Sono costretto ancora una volta a segnalare che commenti “anonimi” e non inviati ai “commenti” dei posts sono immediatamente cassati





