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Torno su un argomento…
. . che mi sembra importante. Se si sfogliano i giornali (soprattutto per la musica classica) ci sono solo presentazioni (anteprime) e mai recensioni. Qualche recensione di trova solo su alcuni (pochi) siti web (in generale solo per le opere) o sul corriere della musica. Ma sui quotidiani niente. Mentre abbondano le “presentazioni” che per lo più elencano in modo verboso il curriculum degli interpreti e del regista e il cui tono e quello del “venghino, venghino…” Si fa poca fatica… Niente recensioni forse perché i giornali, i teatri e soprattutto i cosiddetti “critici” sono assetati di accrediti (ingressi gratuiti) e temono contraccolpi per recensioni negative. O forse perché per recensire bisogna capire, essere esperti della materia, rischiare le proprie opinioni (per chi è in grado di farsele…), insomma avere il coraggio delle proprie affermazioni. Meglio restare “allineati e coperti” altrimenti saluti ai biglietti gratuiti. Personalmente ho sempre pagato, pago e pagherò di tasca mia tutto per avere il diritto (e il piacere) di dire liberamente quello che penso. Pronto naturalmente a essere contestato (tralasciando quei personaggetti che non commentano sul sito perché ammettere di leggere Kurvenal è a rischio di marchio di infamia da parte di alcune istituzioni). Ma questo è il sale della cultura. Un tempo remoto tutti i giornali recensivano ma col passare degli anni questa abitudine è scomparsa. Eppure abbondano i commenti su tutti i fatti, anche i più infimi al limite (spesso sorpassato) del gossip. Ma sulla musica niente. “Food for thought” (anche se da pensare forse c’è poco).
PS Sono costretto ancora una volta a segnalare che commenti “anonimi” e non inviati ai “commenti” dei posts sono immediatamente cassati





