Sinfonica

Dindo Guaitoli- Conoscere la musica Bologna 28 Febbraio 2024


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Comincio…
. . con la sala. L’installazione di pannelli antirimbombo fonoassorbenti ha migliorato moltissimo l’acustica della sala (precedentemente una piaga terribile della sala Biagi) permettendo un ascolto di ottima qualità anche nelle ultime file. Un errore invece in una sala di dimensioni ridotte tenere aperto completamente il coperchio del piano a coda. Il pianista dovrebbe essere consapevole che il volume di suono prodotto a fonte di uno strumento come il violoncello richiede una moderazione ottenibile aprendo solo parzialmente il coperchio e moderando il volume del suono prodotto. (Nel caso in questione, però, il piano è piuttosto vetusto e ilcoperchio può essere solo  chiuso o aperto) Molti pianisti (e questo in particolare) non sembrano consapevoli della sala, dell’acustica e dello strumento accompagnato. Suonano come se fossero alla Carnegie Hall in un concerto solistico. Inoltre la qualità del pianista non è stata eccelsa (eufemismo) piagata anche da molteplici note false. Un plauso incondizionato invece al violoncello di Enrico Dindo. Un bellissimo (e potente) suono, una tecnica raffinata e un’interpretazione che ha saputo estrarre dai brani eseguiti il loro significato profondo rispettando perfettamente lo stile della composizione. Certamente oggi il miglior violoncellista italiano (con tutto il rispetto verso Mario Brunello).  E un plauso anche per avere eseguito brani non strettamente di repertorio. Un concerto applauditissimo dalla sala totalmente occupata e due bis: una serenata di Borodin pochissimo eseguita e la Habanera di Ravel.
Programma
L.v.Beethoven Sonata op. 69
F.,Busoni, Kultaselle
A.Dvorak, Rondò op. 94
N.J.Mjaskovskij Sonata op. 81
 
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(Giovanni Neri 78)
 
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Let’s start with the hall. The installation of sound-absorbing panels has greatly improved the acoustics of the hall (previously a terrible plague of the Biagi hall) allowing excellent quality listening even in the last rows. On the other hand, in a small room, it is a mistake to keep the grand piano lid completely open.  (iìIn this particular case, however, the piano is quite old and the lid can be only either fully open or close). The pianist should be aware that the volume of sound produced by an instrument such as the cello requires moderation that can be achieved by only partially opening the piano lid and moderating the volume of the sound produced. Many pianists (and this one in particular) don’t seem aware of the hall, the acoustics, and the accompanied instrument. They play like they’re at Carnegie Hall in a solo concert. In addition, the quality of the pianist was not excellent (euphemism), plagued by multiple wrong notes. On the other hand, an unconditional applause to Enrico Dindo’s cello. A beautiful (and powerful) sound, a refined technique and an interpretation that has been able to extract the deep meaning from the performed pieces while perfectly respecting the style of the compositions. Certainly today the best Italian cellist (with all due respect to Mario Brunello).  He must be also applauded for having performed pieces that are not strictly repertoire. A concert applauded by the fully occupied hall and two encores: a  Borodin’s rarely performed serenata and Ravel’s Habanera
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