Sinfonica

Repin Luganskij – Quartetto Milano 6 Febbraio 2024


Non profit banner
Medici senza frontiere

 

IMG-20200729-WA0003

 
ATTENZIONE. D’ORA IN POI PER ACCEDERE A QUESTO BLOG UTILIZZARE SOLO L’INDIRIZZO
HTTPS://KURVENAL.WORDPRESS.COM
Un concerto…
. . semplicemente perfetto. Due artisti che si trovano a memoria capaci di integrarsi con un perfetto dosaggio della sonorità e degli aspetti interpretativi. Repin non ha bisogno di presentazioni: basti dire che a 11 (undici!) anni ha vinto il Wieniavski e poi quello di Bruxelles etc.  Repin non concede nulla al virtuosismo puro ma essendo dotato di una tecnica superlativa può dedicare tutta la sua attenzione esecutiva all’interpretazione, sempre controllata e stilisticamente ineccepibile. Lugansky è invece alfiere di un pianismo più emotivo ma sempre nell’alveo di un’impostazione stilisticamente indiscutibile. (E’ quasi incredibile che – almeno a mia conoscenza – non sia mai stato invitato a tenere un concerto a Bologna). Il programma presentato è stato collaudato da anni (ne esiste anche una versione discografica) e come tale sedimentato e perfezionato. Repin non ha sbagliato una sola intonazione (come si poteva immaginare) mentre Lugansky ha mostrato qualche piccola imperfezione nel secondo e nell’ultimo tempo della sonata di Franck a causa dell’esuberanza del suo approccio. Ma peccati assolutamente veniali. Due bis neppure troppo virtuosistici. Un Waltz di Čajkovskij e una “czarda” di autore a me sconosciuto. Due brani francamente discutibili dal punto di vista musicale. Grande successo di pubblico folto ma non foltissimo (Sanremo dove lo mettiamo..?). A riprova del fatto che il Quartetto di Milano è la società di concerti più seria e importante d’Italia totale assenza di noioso pistolotto introduttivo e l’indicazione non solo di annullare le suonerie dei cellulari ma di spegnerli in assoluto per evitare che la luce possa disturbare l’ascolto. Meditate gente meditate…
Programma
Claude Debussy Sonata in sol minore L 140
Edvard Grieg Sonata n. 3 in do minore op. 45
César Franck Sonata in la maggiore
PS Sono costretto ancora una volta a segnalare che commenti “anonimi” e non inviati ai “commenti” dei posts sono immediatamente cassati
(Giovanni Neri 78)
Happy
Happy
Happy

A coloro che leggono il blog chiederei cortesemente la registrazione (che non comporta nulla). Così facendo riceveranno un e-mail tutte le volte che un nuovo post è pubblicato.

PS Un “blogger” non è un oracolo e commette inevitabilmente errori (il minimo possibile..). Ricevo spesso “correzioni” non sempre fondamentali e non sempre precise. Così come io mi sottopongo al giudizio altrui con nome e cognome così chi vorrà avere la bontà di segnalarmi eventuali errori o imprecisioni dovrà farlo unicamente mandando un commento: a ognuno la propria responsabilità. In base alla nuova normativa chi si fosse iscritto e desidera de-iscriversi è sufficiente che mi invii un messaggio e-mail..
————————————————————————————————————————————————————————
A concert just perfect. Two artists who play by heart, able to integrate themselves with a perfect dosage of sound and interpretative aspects. Repin needs no introduction: suffice it to say that at the age of 11 (eleven!) he won the Wieniavski and then the Brussels Prize, etc.  Repin does not concede anything to pure virtuosity but being gifted with a superlative technique he can devote all his executive attention to the interpretation, always controlled and stylistically impeccable. Lugansky, on the other hand, is the standard-bearer of a more emotional pianism but always in the context of a stylistically indisputable approach. (It’s almost unbelievable that – at least to my knowledge – he has never been invited to give a concert in Bologna). The presented program has been tested for years (there is also a recorded version) and as such sedimented and perfected. Repin did not miss a single intonation (as might be expected) while Lugansky showed some minor imperfections in the second and the last movements of Franck’s sonata due to the exuberance of his approach. But absolutely venial sins. Two encores not too virtuosic. A Waltz by Tchaikovsky and a “czarda” by an author unknown to me. Two frankly questionable pieces from the musical point of view. Great success with a large but not very large audience (Sanremo ..?). Proof of the fact that the Quartetto of  Milan is the most serious and important concert organization in Italy, total absence of the boring introductory speech and the indication not only to switch off the ringtones of mobile phones but to turn them off absolutely to prevent the light from disturbing the listening. Food for thought.
PS I would kindly ask the readers of this blog to  register  (which implies nothing) which can be easily made  by “clicking” the black square above each post. By so doing they will receive an e-mail message whenever a new post is published.
PS A “blogger” is not an oracle and inevitably makes errors (the minimum possible..). I often receive “corrections” not always fundamental and not always accurate. Just as I submit myself to the judgement of others with the name and surname so those who want to have the goodness to report errors or inaccuracies will have to do so only by sending a comment: everyone has his own responsibility.
Per un elenco aggiornato di tutti i precedenti  posts di questo blog con i corrispondenti links
Blog
Leggete anche i commenti ai posts selezionando il bottone “commenti” sulla sinistra del post. Talvolta sono persino più interessanti del post stesso!!!
PS  Vorrei ringraziare tutti coloro che inseriscono commenti  ai posts utilizzando l’opzione “Lascia un commento”  (o “commenti” se ne sono già stati inseriti) prevista nella sezione sinistra (o prima del testo per schermi ridotti come i tablets) dei posts stessi affinchè tutti possano leggerli.  Il dibattito è sempre interessante per tutti…..grazie (è indispensabile lasciare nome e cognome – i commenti anonimi non saranno pubblicati)!!

About me

Standard

Chi legge un post o scrive un commento si iscriva (se non è già iscritto). L'iscrizione NON comporta nulla ma il numero degli iscritti è l'unica gratificazione per la gestione del blog)Lasciate un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.