Si sapeva fin dalla mattina…

..che l’elisir non avrebbe potuto essere rappresentato con orchestra e scene. Personalmente ho atteso fino al pomeriggio per scrivere il mio post di ieri nell’ipotesi di un cambiamento all’ultimo momento. Che come previsto non c’è stato. Ora una callida scelta del management, consapevole della cosa, NON ha fatto l’unica cosa seria che avrebbe dovuto fare: annunciare la cancellazione della prima e rimborsare i biglietti e non presentarsi all’ultimo momento come sorpreso da un fatto imprevedibile, solo per evitare il rimborso, puntando sulla pigrizia del pubblico (io esigerò il rimborso). Ora non è che la cosa sorprenda più di tanto: è nello “stile” del sovrintendente ricorrere a mezzucci da teatro di periferia (quello che è diventato il comunale sotto la sua direzione) per miserandi interessi economici. Poi un pubblico dimezzato e privo di attributi non ha risposto come sarebbe avvenuto in un teatro serio ovvero “buhare” senza pietà. Ma “tout se tient”: a teatro di seconda categoria azzimato pubblico provinciale di seconda categoria.

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(Giovanni Neri 77)

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It was known since the morning that the Elisir could not be performed with orchestra and scenes. Personally, I waited until the afternoon to write my yesterday post in the unlike event of a last-minute change. Which, as expected, did not happen. Now a callous choice of the management, aware of the situation, did NOT the only serious thing it should have done: to announce the cancellation of the premiere and to refund the tickets without showing up at the last moment as surprised by an unforeseeable event, just to avoid a refund, banking on the laziness of the public (I will demand a refund). This is not surprising: it’s in the superintendent’s “style” to resort to second hand tricks typical a periferic theatre  (what the municipal has become under his direction) for miserable economic interests. Then a half empty and attributeless audience did not respond as it would have done in a serious theater, that is to “buh” without mercy. But “tout se tient“: to a theatre of the second category,  a public of the second category.

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