
MATISSE
Il previsto concerto ..
.. . di Danil Trifonov è stato annullato per la seconda volta sostituito con Jan Lisiecki, ex enfant prodige e darling del pianismo internazionale ormai ventottenne, che ha raggiunto la fama internazionale senza essere risultato vincitore di alcun concorso pianistico. E’ una vecchia conoscenza del pubblico bolognese che ebbe la possibilità di ascoltarlo non ancora ventenne con grande successo di pubblico. Lisiecki è dotato di ottima tecnica (come sottolineata dall’esecuzione degli studi op. 10) e si presenta nell’odierno concerto con un programma che più accattivante non si può, destinato a un facile successo. Successo in larga parte meritato per una esecuzione nella maggior parte dei casi, pienamente corrispondente allo stile del compositore polacco ma che sembra indicare una deriva verso una visione un po’ manieristica. Lisiecki è ancora giovane, ma non giovanissimo (almeno per il panorama internazionale) e ha raggiunto un’età nella quale si pretende dall’esecutore, per essere un grande, la capacità di dominare gli eccessi in favore di una maturità artistica consapevole ed equilibrata. Sarà il futuro a dire se il percorso è questo oppure Lisiecki ha raggiunto il suo massimo interpretativo che però non gli permette di raggiungere i vertici del pianismo internazionale. Il concerto non è iniziato benissimo: l’esecuzione del primo studio in do maggiore – difficilissimo, va ricordato – non è stata priva di qualche incertezza. Poi il concerto si è sviluppato secondo una sequenza inconsueta, alternando studi e notturni, una scelta quantomeno opinabile. Alcune scelte interpretative sono risultate molto discutibili. Lo studio n. 6 (andante) è stato eseguito a un tempo eccessivo non compatibile con lo spirito della partitura e lo stesso dicasi dei due notturni op. 48 n.1 e op.15 n.3, nella parte intermedia trasformati in una furiosa cavalcata delle Walküren. Eccessi giovanili o un ingiustificato e inutile tentativo di épater les bourgeois ? In entrambi i casi è sembrato che la mano gli “sfuggisse” in modo incontrollato e questo ci riporta al discorso sulla maturità interpretativa. Un previsto (e come non si poteva, visto il programma?) ottimo successo di pubblico con i soliti gridolini da concerto rock e l’esibizione ridicola degli applausi a mani alzate. Un unico bis: un notturno di Paderewski (bruttissimo!). Un plauso invece, per una volta, all’introduzione al concerto. Ferma restando la mia totale contrarietà a un’esibizione che sottintende un’incapacità del pubblico a capire quanto viene ascoltato va sottolineato che il temuto “pistolotto” è stato di ottima qualità, equilibrato e interessante con alcune precisazioni non sempre conosciute dal grande pubblico.
PS Sono costretto ancora una volta a segnalare che commenti “anonimi” e non inviati ai “commenti” dei posts sono immediatamente cassati
(Giovanni Neri 77)
Programma
F.Chopin
Studi op.10
11 Notturni
A coloro che leggono il blog chiederei cortesemente la registrazione (che non comporta nulla). Così facendo riceveranno un e-mail tutte le volte che un nuovo post è pubblicato.
PS Un “blogger” non è un oracolo e commette inevitabilmente errori (il minimo possibile..). Ricevo spesso “correzioni” non sempre fondamentali e non sempre precise. Così come io mi sottopongo al giudizio altrui con nome e cognome così chi vorrà avere la bontà di segnalarmi eventuali errori o imprecisioni dovrà farlo unicamente mandando un commento: a ognuno la propria responsabilità. In base alla nuova normativa chi si fosse iscritto e desidera de-iscriversi è sufficiente che mi invii un messaggio e-mail..
————————————————————————————————————————————————————————
The planned concert by Danil Trifonov was canceled for the second time replaced with Jan Lisiecki, former enfant prodige and darling of the international pianism now twenty-eight, who achieved international fame without being the winner of any piano competition. He is an old acquaintance of the Bologna public who had the opportunity to listen to his first concert in Bologna not yet twenty years old with great public success. Lisiecki is endowed with excellent technique (as underlined by the performance of the Etudes op. 10) and presents himself in today’s concert with a program that can not be more captivating, leading to an easy success. Success largely deserved for a performance in most cases, fully corresponding to the style of the Polish composer but which seems to indicate a drift towards a somewhat manneristic vision. Lisiecki is still young, but not very young (at least for the international scene) and has reached an age in which the performer is expected, to be a great one, to show the ability to dominate excesses in favour of a conspicuous and balanced artistic maturity. It will be the future to say if this is the path or Lisiecki has reached his maximum interpretation which, however, does not allow him to reach the heights of international pianism. The concert did not start very well: the performance of the first study in C major – very difficult, it should be remembered – was not without some uncertainties Then the concert developed according to an unusual sequence, alternating studies and nocturnes, a choice at least debatable. Some interpretative choices were very questionable. The study n. 6 (andante) was performed at an excessive rythm not compatible with the spirit of the score and the same applies to the two nocturnes op. 48 No.1 and Op.15 No.3,, in their intermediate sections transformed into a furious ride of the Walküren. Youthful excesses or an unjustified and futile attempt to épater les bourgeois ? In both cases it seemed that the hands “slipped” in an uncontrolled way and this brings us back to the theme of the interpretative maturity. A planned (and how could not, given the program?) great success with the public with the usual rock concert cries and the ridiculous applauses with raised hands. A single encore: a Paderewski nocturne (very ugly!). A praise instead, for once, to the introduction to the concert. Without prejudice to my total opposition to an exhibition that implies an inability of the public to understand what is heard, it should be emphasized that the dreaded “pistolotto” was of excellent quality, balanced and interesting with some clarifications not always known by the general public.
PS I would kindly ask the readers of this blog to register (which implies nothing) which can be easily made by “clicking” the black square above each post. By so doing they will receive an e-mail message whenever a new post is published.
PS A “blogger” is not an oracle and inevitably makes errors (the minimum possible..). I often receive “corrections” not always fundamental and not always accurate. Just as I submit myself to the judgement of others with the name and surname so those who want to have the goodness to report errors or inaccuracies will have to do so only by sending a comment: everyone has his own responsibility.
Per un elenco aggiornato di tutti i precedenti posts di questo blog con i corrispondenti links Attenzione: nei files precedenti i links legati alla icone (“blog” rosso e blu e quello collegato alla foto finale del post) potrebbero non funzionare!!!!
Per iscriversi a Kurvenal e ricevere un messaggio email ogni volta che un nuovo post è pubblicato “clikkare” sul cerchio rosso per conoscere la modalità
NB Poichè qualcuno ha avuto difficoltà nell’iscrizione il filmato è stato aggiornato per renderlo più comprensibile!!!!
Leggete anche i commenti ai posts selezionando il bottone “commenti” sulla sinistra del post. Talvolta sono persino più interessanti del post stesso!!!
PS Vorrei ringraziare tutti coloro che inseriscono commenti ai posts utilizzando l’opzione “Lascia un commento” (o “commenti” se ne sono già stati inseriti) prevista nella sezione sinistra (o prima del testo per schermi ridotti come i tablets) dei posts stessi affinchè tutti possano leggerli. Il dibattito è sempre interessante per tutti…..grazie (è indispensabile lasciare nome e cognome – i commenti anonimi non saranno pubblicati)!!
About me




Buongiorno sig. Neri, nella recensione leggo che a suo parere “Lo studio n. 6 (andante) è stato eseguito a un tempo eccessivo non compatibile con lo spirito della partitura”.
Incuriosito ho consultato la mia discografia constatando che i tempi di esecuzione dei vari interpreti vanno dai 2.53 minuti di Claudio Arrau ai 4.03 minuti di Vladimir Ashkenazy. Aimè non so leggere la musica e a meno che lei non decida di aiutarmi non saprò mai a quel tempo di esecuzione ideale si riferisca. La saluto e resto in attesa di un gradito chiarimento.
PS Sembrerà strano ma sono contrario all’uso delle piattaforme online per ascoltare musica, a meno che, come in questo caso, non sia per una nobile causa.
Per gli interessati ad ascoltare le differenze interpretative dello “Studio Op. 10 No. 6 di Chopin” a cui mi riferivo, ho cercato l’equivalente dei miei dischi su Spotify, questo è l’elenco, buon ascolto:
minuti 2.53 Claudio Arrau https://open.spotify.com/track/5eADn19VKd0cBLTKd8UrRa
minuti 2.56 Ragna Schirmer https://open.spotify.com/track/1vHBR710mhoPeWzv2v2qnQ
minuti 3.00 Fou Ts’ong https://open.spotify.com/track/4mrRyC8iQ3oksn3e8gk7ey
minuti 3.10 Maurizio Pollini https://open.spotify.com/track/53qUP4jyISvy7ta1gwPe4I
minuti 3.47 Earl Wild https://open.spotify.com/track/1k6qeExcKn7tZWS3BiRV9k
minuti 3.58 Nikolai Lugansky https://open.spotify.com/track/6fPKP1Wl2GNOCRGORsFhqe
minuti 4.03 Vladimir Ashkenazy https://open.spotify.com/track/3j5PNo3cfmgnEjDXUDdKM5
"Mi piace""Mi piace"
E’ il commento più completo che abbia mai ricevuto…. Grazie
"Mi piace""Mi piace"
Preferico Arrau….
"Mi piace""Mi piace"