
MATISSE
Avevo scritto ..
... che i concerti di violoncello solo sono rari a Bologna. Smentito: nel giro di 15 gg. ben due concerti del magnifico strumento. E il concerto odierno è un vero unicum: due dei migliori violoncellisti italiani in uno stesso concerto che sostituisce quello di Trifonov cancellato per problemi di salute (infortunio al braccio). I due esecutori si segnalano non solo per l’eccellenza individuale ma anche per il fatto che entrambi sono da tempo impegnati in tentativi di successo di ampliare il panorama violoncellistico (purtroppo di limitata letteratura) sia dal punto di vista delle partiture che da quello degli strumenti che si rifanno al violoncello (violoncello piccolo – Brunello – o violoncello a 5 corde con puntate in repertorio non strettamente classico – Sollima). I due strumentisti si presentano sul palco con le custodie rosse dei loro strumenti aperte a significare la comunanza di sensibilità. Purtroppo si inizia con una sorta di “duetto” verbale da programma di intrattenimento, non particolarmente divertente o istruttivo ma che dovrebbe indicare una serata con connotati popolari che si protrae oltre il dovuto. Poi ha inizio il concerto che non prevede intervalli. Il programma è di quelli “generalisti” con brani classici e brani più moderni nello spirito principalmente dei concerti di Sollima di cui viene anche eseguita una partitura. Nella maggioranza dei casi si tratta di trascrizioni ovvero di quelle musiche che derivano da un organico (o anche un solo strumento) diversi da quello utilizzato nell’esecuzione corrente. Le trascrizioni erano molto di moda e importanti prima che ci fosse l’avvento dei dischi e delle registrazioni perché permettevano di ascoltare musiche che per molti versi non erano disponibili per l’uditorio. Esempi famosi sono quelli delle arie di opere Lisztiani che spesso surrogavano l’impossibilità di disporre di un’orchestra. Ma ci sono anche trascrizioni non originate da necessità contingenti ma solo dal desiderio di riprendere con uno strumento diverso brani famosi (due esempi per tutti: la “campanella” del concerto di Paganini trascritta da Liszt per piano negli “studi trascendentali” e la sonata di Franck per violino e piano trascritta per violoncello e piano). Le trascrizioni pongono quasi sempre problemi musicali e tecnici non indifferenti a meno che non si tratti di “rielaborazioni”. E’ il caso – ad esempio – della Ciaccona bachiana nella trascrizione di Derevianko (parecchio difforme dall’originale) che evita alcuni dei passaggi tecnici più ardui di capotasto che si trovano invece nelle trascrizioni più rigorose per due violoncelli come quella di Claudio Jaffe and Johanne Perron (esistono anche trascrizioni per violoncello solo, tecnicamente trascendentali). Dunque un programma per alcuni versi discutibile ma cionondimeno interessante e che ha permesso comunque di apprezzare pienamente la qualità dei due esecutori. Più musicalmente valida l’esecuzione di Brunello, più rutilante quella di Sollima che ha permesso di valutarne la tecnica trascendentale. Il concerto è stato molto apprezzato da un non folto pubblico che è stato premiato con un bis.
Programma
Giuseppe Verdi/Antonio Melchiori da Traviata: Preludio – Dell’invito trascorsa è già l’ora – Libiamo
Igor Stravinskij Suite Italienne
Antonio Bertali Chiacona
Johann Sebastian Bach/Viktor Derevianko Ciaccona
Giovanni Battista Costanzi Sonata per due violoncelli in fa maggiore
Giovanni Sollima The Hunting Sonata
Queen Bohemian Rhapsody (1975)
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A parte il siparietto messo sù con discutibile gusto, nell’insieme è stato un bel concerto nel quale Brunello e Sollima hanno dato il meglio di sé nonostante il programma che vedeva diversi brani frutto di trascrizioni, con gli inevitabili limiti che ha messo in luce il nostro impagabile recensore.
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Troppo buono….
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PRELUDIO AL CONCERTO UN INSOPPORTABILE SHOW DA CABARET.
LE MUSICHE, AL DI LA’ DEL SUONO SPLENDIDO DELLO STRUMENTO IN SE’, DEL TUTTO INCONSISTENTI ANCHE NELLA SCELTA DELLE TRASCRIZIONI ADOTTATE.
UN PREVISTO CONCERTO PER PIANOFORTE ANDREBBE SOSTITUITO, A MIO PARERE, DA UN CONCERTO PER IL MEDESIMO STRUMENTO, ANCHE DA UN SOLISTA DI NON CHIARA FAMA.
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Sostanzialmente concordo
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