
Matisse
L’elemento …
…più positivo – forse – della serata è stata la prima ripresa dei concerti in presenza. Pur con una platea rarefatta l’ascolto in sala di un concerto ha prodotto quella sensazione che credevamo di avere smarrito. A questo si aggiunga che ci è stato risparmiato il pistolotto iniziale, una piaga dei concerti bolognesi. Una rondine non fa primavera ma almeno per una volta abbiamo goduto dell’assenza del rio nefasto delle 4 parole a vento. Ma veniamo al concerto. Il solito programma pot pourri cui paiono non sottrarsi i cantanti e le cantanti nostrani, infarcito di romanze di Tosti e compagni, che evidentemente hanno una cultura provinciale probabilmente guidata da insegnanti provinciali. Giusto un paio di Lieder e arie di Mozart quasi a voler nobilitare un programma oggettivamente scadente. Un programma serio deve avere una sua unitarietà e non essere uno zibaldone privo di logica, quasi a volere accontentare tutti i gusti a scapito della qualità. Non è dato sapere come il pubblico abbia apprezzato o meno la scelta vista la sua rarefazione (una ventina di persone al massimo). L’attacco del primo Lied di Schubert è stato perfetto e nei primi secondi dell’esecuzione ho sognato di trovarmi in presenza di una nuova Gundula Janowitz. Ma poi la realtà ha preso il sopravvento. Il soprano Boccato ha mezzi sonori eccellenti, buona tecnica (non eccezionale -le scale non sempre sono scandite e spesso sembrano un glissando) ma è totalmente incapace di controllare l’emissione che appena si porta a un registro acuto e subacuto esplode anche quando non necessario. Se il brano eseguito è una tipica romanza italiana (che spesso esprime uno stato d’animo non sereno) allora ci può stare ma in Ständchen di Strauss e in tutte le arie Mozartiane (e segnatamente l’intimissimo e bellissimo Abendempfindung) ecc. no, non ci siamo. Probabilmente la Boccato si troverà a suo agio nel repertorio melodrammatico italiano ma per essere una cantante completa deve assolutamente imparare a controllare la propria potenza. Un motore da 500HP non può sempre girare al massimo della potenza. A riprova della sensibilità della Boccato (che forse ha creduto di interpretare il gusto della platea…) basta ricordare che come bis ha ri-eseguito la romanza dei capelli neri… Ottimo invece il pianista Cortesi che oltre a dimostrare una consumata capacità di accompagnamento ha sfoggiato un’ottima tecnica e sensibilità musicale nei brani per pianoforte solo. Un plauso senza incertezze
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Programma
F. Schubert Nacht Und Träume
F.P. Tosti Ninna Nanna
Anonimo Ay lununa que reluces
R. Hahn L’heure Exquise
G. Fauré Clair de lunune
O. Respighi Notturno
S. Gastaldon Musica Proibita
F. Poulenc Premier Nocturne
O. Respighi Quando Nasceste Voi
F.P. Tosti Luna D’estate
R. Strauss Ständchen
G. Donizetti A Mezzanotte
W.A. Mozart Abendempfindunung
I. Pizzetti Le Quai Du Port De Famagouste
F.P. Tosti Non T’amo Più!
W.A. Mozart Quel Nocchier Che In Gran Procella da Betulia Liberata ; Dalla Sponda Tenebrosa da Lucio Silla




