Frei aber einsam – Un sito irriverente e libero che recensisce gli eventi musicali. -Di tutti disse mal fuorché di Cristo scusandosi col dir "non lo conosco" – (Epitaffio di Pietro Aretino)
Avere successo con un blog (siamo sui 400 lettori, un numero assolutamente impensabile fino a un mese fa) è sicuramente piacevole ma esiste il rovescio della medaglia. Ora non posso più adottare un linguaggio libero e scanzonato perchè gli interpreti colpiti prendono cappello (il permalismo è sindrome assai diffusa in campo musicale mentre è assente il senso dell’umorismo), minacciano sfracelli e l’adire al tribunale non sapendo che la giurisprudenza ha sancito ripetutamente e senza equivoci il diritto alla critica anche feroce e corrosiva. Naturalmente tutto questo è sgradevole e toglie il piacere di redigere gli elzevirini del blog. Insomma forse si stava meglio quando si stava peggio con poche decine di lettori sentendosi liberi di esprimere le proprie opinioni liberamente e senza condizionamenti. Adesso al posto di “stecca” dovrò adottare il vocabolo “imperfezione di intonazione”, al posto di “prestazione spaventosa” la dizione “prestazione insoddisfacente”, al posto del termine “tracagnotto” che tanto ha irritato il tenore Ganci, l’espressione ” di modesta statura (1.70 mi ha precisato il Ganci più interessato al suo fascino virile che alle sue qualità canore!) e di complessione robusta”. Naturalmente nulla cambia ma pare che la forma sia in questo caso anche sostanza. I musicisti dovrebbero fare l’esperienza dell’università dove gli studenti in modo anonimo hanno il diritto di dire quello che vogliono senza diritto di replica dei docenti. Forse aprirò un secondo blog con accesso riservato (è possibile!) in cui inserire le recensioni in versione non edulcorata. Posso dire che tutta questa storia mi ha tolto un po’ dell’entusiasmo con cui redigevo il blog? Ma “io son uom di pace, e duelli non fo se non a mensa” e quindi farò di necessità virtù. Ma un cane rimane tale anche se cosí non lo si può definire apertamente. Debbo adottare l’espressione “il più fedele amico dell’uomo”?
PS tornerò alle recensioni non appena l’influenza avrà deciso di andarsene. A presto!
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9 risposte a "Considerazioni – Bologna 24 Febbraio 2015"
“Kurvenal” è un blog che dà assuefazione, dipendenza. E’ così raro trovare osservazioni sapienti, condite in modo così gustoso. Gentile Prof. Neri, lei scrive in modo quasi perfetto, e mi potrei sdilinquire con una serie di aggettivi elogiativi similari. Sicuramente la momentanea debilitazione l’ha resa pessimista sul genere umano, particolarmente proveniente dal settore tenorile. Resista! Mi piace molto l’idea di una traslitterazione della causticità in eloquio da “madamina bon ton” : il Ganci dovrebbe sapere che, con il ricorso alle belle parole, la perfidia aumenta, e di molto, la sua forza e potenza. Magari, a lato dei suoi “elzeviri” può sempre sistemare una colonna con il “Dictionnaire des mots usées”, la tradussion insomma, in modo che tutti si capisca, si goda senza correre rischi eccessivi. Devo aggiungere poi che Lei mi sembra una persona così perbene ed equilibrata, tale da scrivere commenti anche con molte lodi, naturalmente quando ce ne è l’occasione. E se non c’è l’occasione, noi , che ci possiamo fare?
Continui, devo imparare e il suo blog è improntato allo “iucunde docet”. Se scrivesse in modo barboso, in punta di forchetta…. la abbandonerei subito. Ultimo complimento corroborante e risanante: il suo blog è come la trasmissione di Suozzo e Stinchelli.
Continui ad andare in onda. Tanti cari auguri!
Purtroppo la censura sta facendo passi da gigante, e non solo in campo musicale…
La chiamano “politicamente corretto” e la rivestono di “etica”, ma lo scopo è il medesimo…
Come gli altri affezionati lettori del suo blog spero che non cambi lo stile dei suoi commenti che, oltre ad essere sapientemente colti e calzanti, sono anche salaci e gustosi e si fanno leggere con piacere, aiutandoci ad affinare il nostro orecchio.
Auguri e a presto.
un momento di scoramento, sicuramente dovuto all’influenza che le ha impedito di essere ieri sera al Manzoni (io invece ero a Imola ad ascoltare il Quartetto Belcea che, da apprendista critico, mi è sembrato un poco sottotono….)…., può capitare a tutti ma credo proprio che Lei non dovrebbe mutare di una virgola i suoi commenti critici.
Anche perché ha già abituato molti/alcuni di noi a queste incisive recensioni che pian piano aiutano a migliorare il nostro senso critico e quindi a godere ancora meglio le manifestazioni musicali che frequentiamo.
In ogni caso le ripeterò queste stesse considerazioni di persona, se ce ne sarà l’occasione, in occasione della sua conversazione che terrà lunedì sera 9 marzo alle 21 al teatro Ebe Stignani di Imola per conto del locale Circolo della Musica.
E quindi, causa la sua influenza, sono/siamo rimasto/i senza notizie circa la prestazione del Quartetto Hagen di ieri sera al Manzoni……… magari bisognerà rivolgersi a Fabrizio Festa, giornalista specializzato di RepubblicaBologna, se ce ne saranno.
Il quartetto Belcea non mi è parso così sottotono. Mozart mi è sembrato molto frizzante. Il pubblico ha gradito poco il secondo pezzo in programma, ma forse gli applausi un po’ freddini erano indirizzati a Weber (per carità, massima libertà di scrittura, ma anche massima libertà di non riprodurre). I Belcea hanno portato Weber in giro per mezza europa… me ne farò una ragione.
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“Kurvenal” è un blog che dà assuefazione, dipendenza. E’ così raro trovare osservazioni sapienti, condite in modo così gustoso. Gentile Prof. Neri, lei scrive in modo quasi perfetto, e mi potrei sdilinquire con una serie di aggettivi elogiativi similari. Sicuramente la momentanea debilitazione l’ha resa pessimista sul genere umano, particolarmente proveniente dal settore tenorile. Resista! Mi piace molto l’idea di una traslitterazione della causticità in eloquio da “madamina bon ton” : il Ganci dovrebbe sapere che, con il ricorso alle belle parole, la perfidia aumenta, e di molto, la sua forza e potenza. Magari, a lato dei suoi “elzeviri” può sempre sistemare una colonna con il “Dictionnaire des mots usées”, la tradussion insomma, in modo che tutti si capisca, si goda senza correre rischi eccessivi. Devo aggiungere poi che Lei mi sembra una persona così perbene ed equilibrata, tale da scrivere commenti anche con molte lodi, naturalmente quando ce ne è l’occasione. E se non c’è l’occasione, noi , che ci possiamo fare?
Continui, devo imparare e il suo blog è improntato allo “iucunde docet”. Se scrivesse in modo barboso, in punta di forchetta…. la abbandonerei subito. Ultimo complimento corroborante e risanante: il suo blog è come la trasmissione di Suozzo e Stinchelli.
Continui ad andare in onda. Tanti cari auguri!
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Purtroppo la censura sta facendo passi da gigante, e non solo in campo musicale…
La chiamano “politicamente corretto” e la rivestono di “etica”, ma lo scopo è il medesimo…
Auguri!
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Come gli altri affezionati lettori del suo blog spero che non cambi lo stile dei suoi commenti che, oltre ad essere sapientemente colti e calzanti, sono anche salaci e gustosi e si fanno leggere con piacere, aiutandoci ad affinare il nostro orecchio.
Auguri e a presto.
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Grazie ancora..
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un momento di scoramento, sicuramente dovuto all’influenza che le ha impedito di essere ieri sera al Manzoni (io invece ero a Imola ad ascoltare il Quartetto Belcea che, da apprendista critico, mi è sembrato un poco sottotono….)…., può capitare a tutti ma credo proprio che Lei non dovrebbe mutare di una virgola i suoi commenti critici.
Anche perché ha già abituato molti/alcuni di noi a queste incisive recensioni che pian piano aiutano a migliorare il nostro senso critico e quindi a godere ancora meglio le manifestazioni musicali che frequentiamo.
In ogni caso le ripeterò queste stesse considerazioni di persona, se ce ne sarà l’occasione, in occasione della sua conversazione che terrà lunedì sera 9 marzo alle 21 al teatro Ebe Stignani di Imola per conto del locale Circolo della Musica.
E quindi, causa la sua influenza, sono/siamo rimasto/i senza notizie circa la prestazione del Quartetto Hagen di ieri sera al Manzoni……… magari bisognerà rivolgersi a Fabrizio Festa, giornalista specializzato di RepubblicaBologna, se ce ne saranno.
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Auguri…
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Il quartetto Belcea non mi è parso così sottotono. Mozart mi è sembrato molto frizzante. Il pubblico ha gradito poco il secondo pezzo in programma, ma forse gli applausi un po’ freddini erano indirizzati a Weber (per carità, massima libertà di scrittura, ma anche massima libertà di non riprodurre). I Belcea hanno portato Weber in giro per mezza europa… me ne farò una ragione.
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Grazie!
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Auguri di pronta guarigione al Catone musicale, ultimo baluardo del libero pensiero a sette note !…… Cesare
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