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Quartetto di Cremona con L. Dutton – 25 Novembre 2014
Che il quartetto di Cremona sia ormai la migliore formazione italiana è cosa nota e attestata anche dall’esecuzione integrale dei quartetti beethoveniani alla società del quartetto di Milano nella scorsa stagione. Il quartetto cremonese è la prova provata che una compagine cameristica non è la semplice somma di strumentisti anche di altissima qualità individuale ma la fusione di personalità musicali diverse da cui scaturisce poi quel suono e quella cifra interpretativa che permette di raggiungere una esecuzione di alto livello. Il programma eseguito comprendeva una delle ultime composizioni beethoveniane – l’opera 132 – e il poco frequentato quintetto d’archi op. 29 del compositore di Bonn eseguito con l’immissione del violista Lawrence Dutton che pur di alta qualità denunciava la scarsa consuetudine con il quartetto. L’esecuzione dell’op. 132, composizione difficilissima per la forma non tradizionale, le armonie talvolta audaci, l’atmosfera quasi ultraterrena alla base del brano è stata di altissima qualità rendendo le sue sonorità particolari con tutta l’espressione dovuta, a riprova di una maturità interpretativa e di un comune sentire che caratterizzano il quartetto di Cremona. Poco si può aggiungere per il quintetto, un’opera giovanile lontana anni luce dall’op. 132 eseguita con maestria ma nella quale assai meno sono state messe in risalto le qualità del quartetto. Un concerto godibilissimo, con un pubblico che ha gremito la sala e con un meritato successo.
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