Anche quest’anno lo sparuto programma comunale estivo dedicato alla musica classica trova il suo punto focale nella rassegna pianistica Pianofortissimo tenuta nel cortile dell’Archiginnasio. Forse influenzato dal trend del Ravenna Festival ben due concerti sono tenuti da pianisti “non convenzionali” (Taylor e Grillo – per quest’ultimo vale il detto “nomen omen“…) mentre sarà molto interessante ascoltare per la prima volta a Bologna giovani come Geniet, Kolesnikov e Campaner. Nella rassegna – come lo scorso anno per Magiera – trova posto anche una vecchia gloria bolognese come Gino Brandi, anche lui in un concerto a geometria variabile (piano a quattro mani e voce recitante): un tributo, forse giustificato, che probabilmente esaurisce finalmente il panorama degli esecutori bolognesi over 75. Un programma tutto considerato interessante anche se le contaminazioni – più volte stigmatizzate anche da Maurizio Pollini – appaiono una concessione innecessaria a gusti più corrivi rispetto a quelli strettamente classici visto che gli spettatori della rassegna non mancano di certo (come testimoniato dal successo dell’edizione 2013).
PS Purtroppo la brochure in inglese della rassegna è macchiata da una sventurata traduzione in inglese maccheronico “de noantri”: non sarebbe il caso di affidare la redazione a un “madre lingua” che certamente non manca a Bologna?