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Reduce dalla vittoria dal Busoni 2015 la coreana Chloe Mun si presenta con un programma classico in cui domina la figura di Schumann. La perfezione tecnica è la prima cifra interpretativa della pianista: in tutto il programma non ho notato una sola nota falsa e il finale del secondo tempo della fantasia, con quei salti che sono l’incubo di tutti i pianisti, è stato eseguito senza un errore a una velocità che mai avevo ascoltato. Si potrebbe quindi ipotizzare che la Mun appartenga a quella schiera di giovani leoni tutta tecnica e niente cervello (alla Matsuev per intenderci) e invece il fraseggio tiene conto di tutte le sfumature della partitura eseguita e dello stile che ogni brano richiede. Tutto perfetto? Si, come una porcellana raffinata cui manca però talvolta l’anima fino a risultare parzialmente algida, come nel caso della sonata di Galuppi. Di certo il repertorio schumanniano è quello dove trova la sua cifra migliore e l’interpretazione della fantasia è stata magistrale. Una giovane grande pianista che ha davanti a sé una grande carriera e che speriamo che le istituzioni maggiori di Bologna chiamino a suonare (così come il vincitore dello Chopin 2015 trascurato colpevolmente a favore dei soliti che abbiamo ascoltato mille volte, a riprova che il pubblico bolognese sembra preferire il rassicurante usato – si fa per dire – sicuro a qualunque novità, anche di altissimo livello. Salvo propinarci Matsuev….). Due bis: una trascrizione di Liszt e un brano bachiano. L’ignorante pubblico presente, per il quale applaudire è una specie di rito liberatorio, ha ovviamente applaudito alla fine del secondo tempo della fantasia, rompendo l’equilibrio dello splendido brano del compositore tedesco e dimostrando quanta ridicola incompetenza musicale alberghi nella maggioranza dei frequentatori dei concerti. (Qualcuno seduto in prima fila mi scrive di avere sentito tre note e un accordo sbagliato: io non me ne sono accorto – e mi piacerebbe risentire la registrazione – ma ovviamente questo non cambia nulla).
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Programma:
Baldassarre Galuppi Sonata n. 5 in do maggiore T 27
Isaac Albéniz Iberia – Quaderno II
Robert Schumann Blumenstück in re bemolle maggiore op. 19, Fantasia in do maggiore op. 17
Apology: in some cases (i.e. german) the automatic translation can be totally meaningless.
Non so cosa darei per avere la sua competenza…
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Grazie, ma non merito …
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