Frei aber einsam – Un sito irriverente e libero che recensisce gli eventi musicali. -Di tutti disse mal fuorché di Cristo scusandosi col dir "non lo conosco" – (Epitaffio di Pietro Aretino)
Budapest Festival Orchester – Bologna Festival 15 Marzo 2016
Come ogni anno il Bologna Festival apre con un concerto sinfonico-vocale: quest’anno ospitata è stata la Budapest Festival Orchester, un complesso affiatato e di grande qualità che ha eseguito la gigantesca terza sinfonia di Mahler. Un’esecuzione di grande spessore nella quale è stato possibile apprezzare tutte le sezioni dell’orchestra a cominciare dagli ottoni e in particolare dalla tromba protagonista di una eccezionale performance nella seconda parte della sinfonia. Merito del successo dell’orchestra va ascritta al direttore Ivan Fischer che ha saputo estrarre dalla partitura tutti i temi e le recondite sfumature districandosi in un tessuto musicale di non facile lettura. A coadiuvarlo l’eccezionale mezzosoprano Gerhild Romberger dotata di una calda voce straordinaria che ha interpretato alla perfezione sia il Lied su testo di Nietzsche sia il canto popolare in antifona con il coro femminile dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il coro di voci bianche del Teatro Comunale di Bologna entrambi ottimamente orchestrati. Una serata di grande e meritato successo che ha scatenato il giusto entusiasmo da parte del pubblico. Unico neo il solito ritardo nell’inizio del concerto (con maleducati ritardatari al seguito) a fronte di una sinfonia che addirittura dura ininterrottamente per 100 minuti. Possibile che gli organizzatori non capiscano che il ritardo è un’inaccettabile e ingiustificata manifestazione di provincialismo? Sono mai stati a un concerto a Berlino, a Salisburgo, a Londra etc. ?
Programma
Gustav Mahler Sinfonia n.3 in re minore
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2 risposte a "Budapest Festival Orchester – Bologna Festival 15 Marzo 2016"
Sono completamente d’ accordo sulla recensio e di questa bellissima , commovente terza sinfonia. Non concordo invece su un tema che a Kurvenal sta molto a cuore: quello della puntualità. È’ bello ritrovarsi, alla ripresa della stagione , vecchi abbonati, e anche nuovi, con qualche minuto in più per chiacchierare , in assenza dell’ intervallo. E qualche minuto in più di raccoglimento, per chi lo desidera, per staccarsi dallo stress della corsa per arrivare in tempo. Un concerto così deve essere una festa , per noi appassionati , perché è quasi irripetibile. Pertanto, non guardiamo troppo all’ orologio, non siamo a Berlino.
È vero, non siamo a Berlino, nè a Londra … Ma non sarebbe possibile arrivare un po’ prima per le chiacchiere rispettando anche coloro che arrivano in orario e che sono interessati solo al concerto? Altrimenti che significato ha l’ora d’inizio indicata? La cosa mi ricorda un tassista a Napoli che al terzo semaforo rosso saltato a fronte delle mie rimostranze mi rispose che il semaforo è solo “nu suggerimiento” ?
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Kurvenal: le recensioni musicali 
Sono completamente d’ accordo sulla recensio e di questa bellissima , commovente terza sinfonia. Non concordo invece su un tema che a Kurvenal sta molto a cuore: quello della puntualità. È’ bello ritrovarsi, alla ripresa della stagione , vecchi abbonati, e anche nuovi, con qualche minuto in più per chiacchierare , in assenza dell’ intervallo. E qualche minuto in più di raccoglimento, per chi lo desidera, per staccarsi dallo stress della corsa per arrivare in tempo. Un concerto così deve essere una festa , per noi appassionati , perché è quasi irripetibile. Pertanto, non guardiamo troppo all’ orologio, non siamo a Berlino.
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È vero, non siamo a Berlino, nè a Londra … Ma non sarebbe possibile arrivare un po’ prima per le chiacchiere rispettando anche coloro che arrivano in orario e che sono interessati solo al concerto? Altrimenti che significato ha l’ora d’inizio indicata? La cosa mi ricorda un tassista a Napoli che al terzo semaforo rosso saltato a fronte delle mie rimostranze mi rispose che il semaforo è solo “nu suggerimiento” ?
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