Da tempo non assistevamo a un così bel concerto liederistico. Un programma tutt’altro che facile e per molti versi coraggioso sia per gli interpreti che per il pubblico: Webern, Wolf e Berg. Il soprano Maria Simona Cianchi è dotata di una bellissima voce in tutti i registri, calda e piena di tutti gli armonici sia negli acuti che non sono mai strappati ma sempre arrotondati e tenuti sotto perfetto controllo sia nel registro basso che così spesso risulta afono per le soprano anche nelle impervie armonie di Wolf e Berg. A ciò si aggiunga una perfetta aderenza interpretativa all’armonia dei brani eseguiti e – cosa non sempre verificata – al significato dei testi eseguiti. L’unico elemento leggermente negativo è la pronuncia tedesca, non sempre perfetta, un limite che nulla toglie alla soprano Cianchi. Una cantante di Lieder comunque che possiamo soltanto augurarci di risentire quanto prima anche in un contesto di pubblico più vasto e di maggiore soddisfazione (purtroppo i presenti erano meno di 20,,,). Ma un’esecuzione liederistica può essere di qualità solo se accompagnata da un pianismo consapevole delle problematiche di canto e piano ovvero alla ricerca della loro perfetta fusione. E’ questo il caso di Anna Bosacchi che oltre a una esecuzione immacolata (anche in brani tecnicamente impegnativi come la coda finale di “Er ist es” di H. Wolf) ha anche saputo tenere sempre la giusta sonorità, mai coprendo il canto e sottolineando i percorsi armonici anche di Lieder di non facile interpretazione come quelli di Webern. Un bellissimo, raffinato concerto, quindi, coronato da un Lied di Wolf e dal successo incondizionato e meritato, tributato dal pubblico.
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